Giampaolo Cerri
8:11 pm, 27 Luglio 15 calendario

Scuola, ecco una cosa che (ri)funziona

Di: Redazione Metronews
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Travolti dalle code polemiche della riforma della scuola, ormai siamo immuni a qualsiasi buona notizia che riguardi il mondo dell’istruzione. Invece, ogni tanto, non sarebbe male riporre l’elmetto e gioire, bipartisan, di qualche cosa che funzioni.
La notizia è infatti che il ministero dell’Istruzione ha resuscitato la carta IoStudio, dedicata agli studenti delle scuole superiori. Nata nel 2008, la carta peraltro non era mai morta del tutto ma, insomma, se ne parlava un po’ meno. 
Uno dei sottosegretari del Miur, Gabriele Toccafondi, s’è messo a lavorarci sopra, rilanciandola, con una campagna di sensibilizzazione che ha raggiunto altri 2,5 milioni di studenti. Morale ora ci sono ben 4 milioni di carte attive, di cui 1,2 milioni nella loro versione di carta di credito prepagata, grazie a un accordo con Poste Italiane. Un milione sono invece gli studenti che si sono registrati sul sito dedicato http://iostudio.pubblica.istruzione.it.
La rete degli esercizi convenzionati, dai musei alle librerie, dai cinema ai teatri ai negozi, geolocalizzati dal sito rispetto per vicinanza all’utente, si è ampliata ulteriormente: sono oltre 20mila, quelli di IoStudio, e salgono a 27mila con la versione di carta prepagata: nell’uno e nell’altro caso offrono sconti e facilitazioni.
Tutto qua? Dirà subito il benaltrista pronto a innescare la tiritera della carta igienica e del sapone portato da casa e delle scuole cadenti a pezzi.
Quel tutto però non è affatto poco, per diversi ordini di motivi.
Il primo è che si tratta di un modo semplice ed efficace per comunicare a qualche milione di adolescenti che lo status studentesco non una è una jattura temporanea, né un balzello da pagare al mondo degli adulti, ma una condizione positiva, addirittura vantaggiosa.
Il secondo è che, con l’ausilio delle famiglie, si avvicinano i giovani all’uso ai nuovi strumenti di pagamento, ossia li si introduce in una modernità di relazione mondo.
Il terzo è che IoStudio aumenta l’innovazione nella scuola e lo fa dalla parte dell’utenza, il ché è garanzia che non resti sulla soglia: sul chip verranno presto inseriti il cv e le competenze acquisite, anche quelle in alternanza scuola-lavoro che interessano le aziende, e la carta potrà essere utilizzata come accesso ai servizi di diritto allo studio.
Last but not least, ogni piccolo ammodernamento è prezioso, in un Paese in cui la resistenza diffusa all’innovazione si può cogliere, in questi giorni, ai caselli autostradali in cui si sta in coda a pagare per contanti, perché non ci si fida di usare bancomat e carte di credito.
GIAMPAOLO CERRI

27 Luglio 2015
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