Trenord
8:36 pm, 21 Luglio 15 calendario

Treni forno Trenord si scusa

Di: Redazione Metronews
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TRASPORTI Quando, sette giorni fa, Metro raccontò la debacle dell’aria condizionata sui convogli Trenord – sia vecchi che di ultima generazione (a causa della mancanza di manutenzione) – , l’Azienda minimizzò e rispose che i problemi riguardavano solo una parte dei treni. In particolare, disse, quei pochi ancora circolanti risalenti agli anni ’80 che, con una temperatura esterna oltre i 38 gradi, andavano in tilt.
Ieri, evidentemente, anche i vertici di piazzale Cadorna si sono arresi all’evidenza e con una lettera agli utenti hanno ammesso che qualche problemino con l’aria condizionata c’è. E si sono scusati.  “Le eccezionali temperature di questi giorni stanno mettendo a dura prova gli impianti di climatizzazione a bordo delle carrozze, causando il blocco temporaneo dei sistemi che solo in alcuni casi è possibile resettare. (…) Il problema dell’aria condizionata è fortemente connesso all’età della flotta che  ha un’età media di 33 anni. Sulla maggior parte di queste carrozze gli impianti di climatizzazione sono stati installati solo dopo la loro entrata in servizio. Con le temperature estreme di questi giorni e dopo turni ininterrotti sotto il sole cocente, scatta il blocco del sistema refrigerante”. Flotta troppo vecchia e carrozze troppo stressate, le cause ammesse…
Tuttavia, si difende Trenord, se sui treni fa caldo, almeno la puntualità è assicurata: “Nonostante l’ondata di caldo eccezionale e le soppressioni, l’obiettivo minimo della puntualità (82% medio per il 2015) è ampiamente traguardato anche a luglio”.
Turnazioni sbagliate
Ciò che il comunicato non spiega, però, è che i treni vengono soppressi, oltre per via del caldo, anche per la mancanza dei capitreno. A lanciare l’allarme i sindacati. «Trenord ha sbagliato la programmazione delle assenze estive e delle assunzioni», attacca Gaetano di Capua della Fit Cisl, «sono stati assunti troppi macchinisti e pochi capitreno e proprio questa è la causa delle 50 soppressioni di domenica e delle 50 di lunedì. Il paradosso che Trenord ha chiesto personale a Fs, ma sono arrivati 17 macchinisti che costano all’Azienda circa 6 mila euro al mese».
Più articolata la spiegazione di Stefano Malorgio, Filt Cgil: «Le soppressioni dipendono dal gran caldo, dalla turnazione delle ferie e dal servizio aggiuntivo per Expo che mette in crisi la manutenzione». «Per il lavoro extra per Expo», continua Malorgio, «con l’Azienda stringemmo un accordo diverso da quello con Atm (che prevede turni ferie obbligati, ndr). Trenord ci confermò che, in base ai loro calcoli, anche senza  ferie condizionate, i turni sarebbero stati coperti. Evidentemente non è così».   ANDREA SPARACIARI

21 Luglio 2015
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