Libia
8:26 pm, 20 Luglio 15 calendario

Margelletti, la Libia Stato fallito zona adatta per sequestri a fini di estorsione

Di: Redazione Metronews
condividi

ROMA Al momento per gli italiani rapiti in Libia si deve pensare a un fatto di brigantaggio a fine estorsivo, sostiene Andrea Margelletti, presidente del Ce.S.I. – Centro Studi Internazionali. Ma la minaccia jihadista non va sottovalutata. 
Qual è la situazione in Libia? 
Stiamo parlando di uno Stato che non c’è. Un Paese diviso in mille fazioni. L’Italia più di altri con grande difficoltà tenta di mantenere in vita la Libia, ma lo Stato libico come lo pensavamo prima, come l’abbiamo studiato, non esiste più. Anzi, non esiste più il Medio Oriente, quel Medio Oriente fatto di realtà statuali con confini definiti e istituzioni funzionanti. 
Cosa possiamo sapere della situazione degli ostaggi italiani rapiti a Mellitah?
Viste anche le vicende di quelle zone, credo si possa pensare che si tratti  di un rapimento di brigantaggio, a scopo di estorsione. Qualcosa di banditi locali in cerca di soldi, che però si innesta nella situazione libica dove i confini tra tribù, briganti, miliziani e terroristi è molto labile. Non si può poi escludere il passaggio degli ostaggi da una mano all’altra. Ma intanto la cosa più probabile è che uscirà fuori prima o poi che i rapiti sono in mano a qualche sedicente gruppo jihadista, magari con foto con bandiere nere e tutto il resto. Tutto può essere, ma probabile che si tratterà solo di una messa in scena per alzare il prezzo. Speriamo. 
La Farnesina aveva sconsigliato agli italiani la presenza in Libia. 
Sì, ovviamente, ma non c’è un divieto. Lì si fanno buoni affari per aziende ed operai, ma soprattutto l’Italia non può non esserci come segnale di interesse economico e politico. 
Bisogna temere l’Isis? 
Non esiste la minaccia dell’Isis in Tunisia, dell’Isis in Libia, dell’Isis in Italia. Esiste la minaccia Isis nel suo complesso. Se non capiamo questo e continuiamo a ragionare per località non ne intercettiamo la portata globale. 
Padre Dall’Oglio è l’altro ostaggio italiano, in Siria. 
Dall’Oglio risulterebbe essere vivo, a quanto pare con indicazioni positive. L’attenzione su di lui della comunità dell’intelligence resta alta.
OSVALDO BALDACCI

20 Luglio 2015
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo