Trenord
10:10 pm, 20 Luglio 15 calendario

Anche la Lega attacca la “sua” Trenord

Di: Redazione Metronews
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TRASPORTI «Inaccettabile. Oltre il limite della vergogna». «È certo che persino il Burundi offra un servizio migliore rispetto a Trenord». E ancora: «Riterrei assolutamente legittima, anzi doverosa, una class action da parte dei pendolari». A scagliarsi contro Trenord, ieri, non uno dei tanti pendolari, ma il vice capogruppo regionale della Lega, Fabio Rolfi, il partito che ha appena espresso il Presidente di Fnm (proprietaria di Trenord), Gibelli, e che ha affidato senza gara il contratto di servizio alla società guidata da Farisè per altri 5 anni.
Ma anche i pendolari – in questi giorni senza aria condizionata sui vagoni (come denunciato da Metro)  – fanno sentire la loro: è on line su Change.org da domenica una petizione rivolta alla Regione per migliorare il servizio (vedi box). «Da mesi chiediamo che la Regione spieghi come raccoglie i dati sulle performance di Trenord», racconta Lucia Ruggero, rappresentante dei pendolari, «Inutilmente».
Un po’ di chiarezza può arrivare dai dati riservati che Metro ha visionato. Si tratta di due report interni all’Azienda e provenienti da due autorevolissime  fonti differenti, che però raccontano la stessa storia. Prendiamo un giorno qualsiasi di maggio: in media Trenord ha effettuato 1867 treni, di questi, il 73% ha viaggiato con almeno una toilette guasta; il 47% con almeno una porta non funzionante;  il 56% con carrozze non pulite.
Ogni giorno sono state usate 1795 carrozze con un guasto medio (come una porta rotta) e 711 con un guasto grave (es. l’aria condizionata ko). Nulla che abbia messo in pericolo i viaggiatori, ma inconvenienti che trasformano i tragitti di molti pendolari in calvari. Nei primi 5 mesi dell’anno Trenord  ha registrato 275.700 guasti totali, di cui 123.474 sono stati risolti; 88.470 sono stati i guasti gravi non risolti; 36.221 quelli medi non risolti e 27.535 altri guasti poco gravi non risolti.  Interrogata sui numeri, Trenord risponde: “Dati totalmente falsi, ci tuteleremo nelle sedi opportune”. ANDREA SPARACIARI

20 Luglio 2015
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