Storie di scuola al tempo della chiamata diretta
ARGOMENTI. Vogliamo illustrare, con la immediatezza di un racconto, le conseguenze concrete del meccanismo della “chiamata diretta” previsto nella riforma Renzi. Ecco i primi due episodi della serie. Fuori di sé per una insufficienza, l’alunno M.R. ha rivolto vari plateali “vaffanculo” alla prof.ssa F.T. Si riunisce il Consiglio di Classe. Nonostante il grave gesto, il dirigente scolastico si oppone alla sospensione prevista; anzi, giustifica il ragazzo, esasperato – dice – dalla “dure” valutazioni della docente. In realtà, il padre di M.R., imprenditore, ha versato, negli anni, oltre 10.000 euro all’istituto scolastico frequentato dal figlio. Il Consiglio di Classe (molti sono docenti inseriti negli albi territoriali) non osa opporsi alla volontà del d.s. e si adegua; votano contro la prof.ssa F.T. e un collega. Nei mesi successivi, la prof.ssa F.T., delegittimata di fronte agli studenti, si ritrova con una classe divenuta ingestibile. Un anno dopo chiede il trasferimento. Un tempo insegnante sicura e determinata, ora insegna con timore e stress. (continua dopo l’estate…).
GIANFRANCO MOSCONI
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