La campagna di Russia del fioretto azzurro: oro

SCHERMA Due finali a squadre ai mondiali di Mosca. E due ori, delle donne e degli uomini della spedizione azzurra. Entrambi contro i padroni di casa. Hanno cominciato le azzurre: Elisa Di Francisca, Martina Batini, Arianna Errigo e Valentina Vezzali, non schierata per l’occasione dal ct Andrea Cipressa, hanno superato le russe per 45-36. Per la Nazionale di fioretto femminile è il 15° titolo iridato, il 3° di fila dopo Budapest 2013 e Kazan 2014 (Francia di bronzo).
Hanno poi proseguito gli uomini (21° oro nella loro storia): Andrea Baldini, Giorgio Avola, Daniele Garozzo ed Andrea Cassarà, guidati in panchina dal ct Andrea Cipressa, hanno battuto la Russia dell’ex tecnico azzurro Stefano Cerioni per 45-38 (Cina di bronzo). L’Italscherma chiude con 5 podi (4 ori, 1 bronzo) e il 2° posto nel medagliere alle spalle dei padroni di casa della Russia. «Una bella soddisfazione, perché non è mai facile ripetersi. Ma abbiamo imitato i ragazzi della sciabola», ha detto la Errigo riferendosi al trionfo di venerdì (ancora contro la Russia!) del quartetto azzurro composta da Aldo Montano, Diego Occhiuzzi, Enrico Berrè e Luca Curatoli. La Vezzali e Giorgio Scarso, presidente di Federscherma, esultano, invece, soprattutto per aver vinto a Mosca davanti a Usmanov, n°1 della federazione internazionale.
Chiude Baldini: «L’obiettivo era la qualificazione a Rio, che ormai è a portata di mano, e per questo serviva battere gli Stati Uniti ed entrare nelle otto finaliste. Poi, eravamo in ballo e abbiamo ballato…».
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