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8:45 pm, 19 Luglio 15 calendario

Crocetta non lascia ma il Pd tentenna

Di: Redazione Metronews
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PALERMO «Io dimettermi? Ma manco per idea».  Rosario Crocetta esclude categoricamente di fare un passo indietro sulle voci insistenti del Pd orientato a chiudere la sua esperienza alla guida della Regione. «Sono un combattente, non mi posso dimettere su motivazioni inesistenti», aggiunge. «Ho vissuto due giorni come un lebbroso, reietto, colpevole di nulla. Questa è stata ed è una istigazione al linciaggio», ha detto Crocetta. «Credevo di non poter uscire nemmeno di casa, di non poter nemmeno guardare la gente in faccia. Ma le croci che porta Lucia Borsellino sono anche le mie», ha aggiunto.
Ore convulse in Sicilia
Intanto sono ore convulse nel Pd siciliano che discute se portare la sicilia al voto anticipato, ipotesi che sembra prevalere. Tutto è nato da un’intercettazione fantasma (la cui esistenza affermata da L’Espresso è smentita dalla Procura) in cui Crocetta sarebbe rimasto zitto di fronte a minacce di morte a Lucia Borsellino, assessore figlia di Paolo, magistrato ucciso dalla mafia. Le critiche di Manfredi Borsellino alla giunta regionale davanti al presidente Mattarella hanno aggravato la situazione.
Manfredi Borsellino al Giardino della Memoria
Manfredi Borsellino, il figlio del giudice Paolo, che sabato nel suo intervento a sorpresa, davanti al Capo dello Stato Mattarella, ha difeso la sorella Lucia «che ha portato la croce», ieri ha visitato in forma privata il Giardino della Memoria di Ciaculli e ha reso omaggio alle vittime della strage di Palermo del 19 luglio 1992 in cui caddero il padre, Paolo, e cinque agenti della polizia di Stato. Tutte le istituzioni ieri hanno commemorato la strage, dopo la manifestazione di sabato.
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19 Luglio 2015
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