RAPINA MORTALE
9:27 pm, 16 Luglio 15 calendario

Rapina in Prati al lavoro il Ris

Di: Redazione Metronews
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ROMA Chi ha massacrato Giancarlo Nocchia nella sua oreficeria nel cuore di Prati è un uomo di 35-40 anni dai tratti europei, corporatura media e capelli probabilmente rasati. Per questo il cranio era coperto da una parrucca castana. Così come la camicia del bandito, a maniche lunghe, potrebbe essere stata indossata per nascondere dei tatuaggi. Il rapinatore ha aggredito la vittima mercoledì alle 15:30, sorprendendola alle spalle  mentre riapriva il negozio dopo la pausa pranzo.
Le immagini della telecamera interna alla gioielleria hanno restituito una sequenza impressionante: una colluttazione nella quale il bandito, dopo aver avuto la meglio, ha afferrato una statuetta sferrandola alla testa dell’orafo, per poi accanirsi ancora a calci contro il corpo inerme, mentre riempiva un sacco e le tasche con le gioie arraffate dalle teche, lasciando nel negozio decine di impronte digitali. Ieri in via dei Gracchi i carabinieri del Ris hanno isolato un intero tratto di strada, interdetto anche ai pedoni, per recuperare altre tracce utili. Il bandito, forse aiutato da un palo, ha perso per strada due scatole con i preziosi creati dalla vittima. Pezzi unici, difficili da ricettare. Per oggi è prevista l’autopsia dell’orefice.
Il generale Angelo Azovino, comandante della Legione carabinieri del Lazio, ha incontrato ieri i familiari della vittima. «Questo è il momento del dolore – ha detto – Sono fasi decisive per le indagini e bisogna lavorare in silenzio». Sulla rapina nel cuore di uno dei quartieri-bene della Capitale è intervenuto anche il ministro dell’Interno Angelino Alfano: «Prenderemo il rapinatore come abbiamo sempre preso quelli che hanno compiuto questi ignobili reati».
Dalla Confcommercio di Roma, che ha rilevato come nel 2014 il 66,4% dei negozianti ha visto aumentare i furti, seguiti dalle rapine, è arrivata una proposta al prefetto Franco Gabrielli, per voce del presidente romano dell’associazione, Rosario Cerra: creare una rete di “sentinelle” tra gli oltre 24 mila negozianti che adericono a Confcommercio, che aiutino le forze dell’ordine a controllare il territorio contro i reati.
PAOLO CHIRIATTI

16 Luglio 2015
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