L’accordo Tsipras-Ue alla prova del Parlamento greco
GRECIA Il governo ha presentato al Parlamento il disegno di legge con le riforme richieste da Bruxelles, che dovranno essere approvate entro la serata di mercoledì. Il testo in due articoli, la dichiarazione del vertice di Bruxelles e la lista delle azioni prioritarie, sarà esaminato con procedura di urgenza. Il pacchetto comprende una serie di misure fiscali con ritocchi all’aliquota Iva, una tassa di solidarietà e cambiamenti nella tassazione degli agricoltori. La bozza prevede contributi di solidarietà con un’aliquota fra lo 0,7% e l’8% a seconda del reddito, una tassa sui beni di lusso fra il 10 e il 13%. Tra nuove tasse e tagli di spesa l’ammontare è di 3,1 miliardi. In più ci sono in programma altre riforme strutturali.
Ma non è facile far passare il tutto. O meglio, Tsipras potrà contare sui voti dell’opposizione centrista, ma probabilmente la maggioranza si spaccherà e il premier – che ha detto che non si dimetterà – dovrà quanto meno mettere mano a un sostanziale rimpasto. Sempre che addirittura non si arrivi a un nuovo governo, magari di unità nazionale.
Intanto però Tsipras ha incassato il dietrofront del partito alleato, i Greci indipendenti (destra) che avevano annunciato il voto contrario e ora si sono allineati: «In Europa c’è stato un colpo di Stato», ha denunciato il leader Kammenos, «Il premier greco è stato ricattato. Alcuni sperano che il governo cada per portare al potere un governo non scelto dai greci. Non consentiremo un colpo di Stato». Ora Tsipras deve convincere l’ala dura del suo partito, Syriza, per non essere in debito con altri.
“Come il golpe dei colonnelli”
«Il recente Eurosummit è il culmine di un colpo di Stato». Sul blog l’ex ministro Varoufakis, usa termini durissimi per descrivere l’accordo sul debito di Atene. «Nel 1967», data del golpe dei colonnelli, aggiune, «le potenze straniere usarono i carri armati per porre fine alla democrazia greca», nel 2015 «hanno usato le banche. La dichiarazione di resa conferma che la Grecia si piega a divenire un vassallo dell’Eurogruppo». Contro Tsipras anche la presidente del Parlamento Zoe Konstantopoulou, che potrebbe decidere di remare contro, rallentando i lavori e ostacolando l’approvazione.
Sciopero
Contro l’accordo di Bruxelles la confederazione dei sindacati del settore pubblico Adedy ha convocato per la giornata di mercoledì uno sciopero di 24 ore, con una manifestazione di protesta in piazza Syntagma. Parteciperanno funzionari dell’amministrazione locale, infermieri, personale amministrativo degli ospedali, farmacisti, e i ristoratori ateniesi.
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