IRAN
8:54 pm, 13 Luglio 15 calendario

Iran, aziende italiane fiutano il buon affare

Di: Redazione Metronews
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ROMA Negli ultimi anni l’Italia ha perso 8 miliardi di euro (e potenzialmente fino a 15 di mancato fatturato) per i perduti affari con l’Iran, in seguito a un’applicazione delle sanzioni più rigorosa rispetto all’interpretazione data da altri Paesi. L’Italia ha perso posizioni commerciali importanti anche rispetto ad esempio alla Germania, ma adesso può fare un grande recupero. L’interscambio con Teheran dal 2005 era costantemente cresciuto raggiungendo il picco di  7 miliardi nel 2011. Poi nel 2012 le sanzioni e il crollo a 1,6 miliardi dello scorso anno.
Una torta da 20 miliardi
Ora in ballo c’è a possibilità di riaprire una torta da 20 miliardi in tre anni. Il primo settore dove l’Italia è direttamente coinvolta è l’import di petrolio, che può consentire forti ricavi alle aziende italiane del settore ma inoltre può favorire l’approvvigionamento del nostro Paese a prezzi più vantaggiosi. Altri settori  interessanti per le imprese italiane sono ad esempio la fornitura di macchine industriali (la meccanica strumentale è già ora la prima voce del nostro export in Iran) e soprattutto quella di tecnologia di cui Teheran ha bisogno per colmare i ritardi accumulati in questi anni. C’è poi anche la chimica e persino la siderurgia. Finora pesava poi il rapporto con gli Usa: con le sanzioni, le aziende italiane temevano le ritorsioni economiche di Washington. Ora il campo sarà di nuovo sgombro da minacce.
Accordo slittato
Sembrava dovesse essere raggiunto lunedì l’accordo definitivo sul nucleare iraniano, ma nonostante l’ottimismo la firma è slittata. Il ministro degli Esteri iraniano,  Zarif,  ha detto che  i negoziati sul nucleare tra Teheran e Cina, Francia, Germania, Gran Bretagna, Russia, Stati Uniti e Ue,  non potevano terminare ieri. L’incontro tra i ministri degli Esteri delle parti in causa  è stato rinviato. In teoria la scadenza delle trattative in corso a Vienna era fissata per la mezzanotte, ma sono giorni che si procede a oltranza ammorbidendo le scadenze. Per il presidente iraniano  Rohani «sec’è un accordo è una vittoria della diplomazia».
OSVALDO BALDACCI

13 Luglio 2015
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