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9:10 pm, 12 Luglio 15 calendario

Grecia, le riforme entro il 15 luglio

Di: Redazione Metronews
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BRUXELLES Trattative notturne sul futuro della Grecia. I ministri delle Finanze dell’Eurozona, dopo 14 ore di discussione, non hanno trovato l’accordo e hanno passato una bozza piena di punti controversi ai leader politici: i 19 capi di Stato e di governo. La bozza suggerisce di dare tempo fino a mercoledì alla Grecia per varare le nuove riforme «come condizione per avviare il negoziato sul salvataggio». Si chiede anche il ritorno delle missioni di controllo della Troika. Tra i punti imposti ad Atene: completare le misure entro il 15 luglio (con l’approvazione sia da parte del governo che dal parlamento), riformare il sistema del lavoro e delle pensioni, intervenire su Iva e fisco. E ancora: adottare il codice di procedura civile per accelerare i processi e salvaguardare l’indipendenza dell’istituto di statistica Elstat. A tutto ciò si aggiunge la richiesta di rafforzare il programma di privatizzazioni.
Nessuna uscita “temporanea”
Nessun accenno alla possibilità che la Grecia possa uscire “temporaneamente” dall’Euro, per un periodo limitato di 5 anni, così come proposto dal ministro delle Finanze tedesco Schaeuble. Ipotesi che però potrebbe riaffiorare nel vertice dei capi di Stato e di governo. Mentre un’altra proposta suggeriva una sorta di “pignoramento” di beni greci (per 50 miliardi) da conferire ad un Fondo di garanzia. Il problema è su chi lo gestirebbe, con rischio di esautorare Atene. Intanto le esigenze finanziarie per il programma di aiuti alla Grecia sono stimate dall’Eurogruppo fra gli 82 e gli 86 miliardi. «È molto difficile – aveva commentato la cancelliera tedesca, Angela Merkel – la situazione economica è peggiorata e si è persa fiducia e affidabilità». In ogni caso «la Germania non auspica un accordo a ogni costo: bisogna trovare una soluzione che vada bene sia alla Grecia che alla Zona Euro».
L’impegno di Hollande
Sul fronte opposto il presidente francese Hollande, che auspicava una chiusura dell’accordo nella riunione dei capi di Stato e di governo: «Faremo di tutto per permettere alla Grecia di restare nell’Euro oltre che all’Europa di andare avanti. Non c’è una Grexit provvisoria: o c’è o non c’è. Dobbiamo trovare una concezione comune, la Grecia ha fatto sforzi e ora deve dimostrare che rispetterà gli impegni».
METRO

12 Luglio 2015
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