Firme false bis Maggioranza salva

TORINO Il Tar del Piemonte ha dichiarato ieri inammissibili i ricorsi sul listino del presidente Chiamparino e sulle liste provinciali del Pd di Cuneo e Lista Monviso. È stato invece ammesso il ricorso sulla lista provinciale del Pd di Torino. In particolare per questa lista i giudici hanno concesso i termini per proporre querela di falso in sede civile. I ricorrenti, e cioè l’ex consigliera leghista Patrizia Borgarello (che ha firmato il ricorso principale), avranno dunque 60 giorni di tempo per presentare la querela.
In pratica la Giunta Chiamparino è salva, ma se la decisione finale sull’unica lista per la quale il Tar ha ammesso il ricorso dovesse confermare le irregolarità, il presidente del Piemonte avrebbe otto seggi in meno su cui contare in Consiglio regionale.
«Premesso che bisognerà leggere le motivazioni del Tar, ciò che è chiaro e inoppugnabile è la legittimità della mia candidatura e della mia elezione. Quindi continuerò ad esercitare il mandato ricevuto da un milione e 50 mila piemontesi, prendere decisioni diverse sarebbe un tradimento nei loro confronti», ha commentato il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino.
In mattinata il legale della Borgarello, Alberto Caretta, aveva chiesto al presidente del Tar Lanfranco Balucani di accettare altri documenti e atti scoperti dopo la presentazione del ricorso, proposta alla quale si era opposto il professo Vittorio Barosio, avvocato dei consiglieri di centro sinistra, spiegando che l’acquisizione di nuovi avrebbe dilatato i tempi del Tar.
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