Grecia
8:43 pm, 8 Luglio 15 calendario

Atene scopre le carte per l’ultima possibilità

Di: Redazione Metronews
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ROMA Ad ore la Grecia presenterà all’Eurozona un programma «credibile» di riforme, con una tempistica certa e rapida di attuazione. Ma intanto il governo di Atene ha già avanzato la richiesta di nuovi aiuti al fondo “salva Stati” Esm, chiedendo un prestito triennale di cui ancora non si conosce l’entità esatta (si parla di 7 miliardi di euro). Intanto, dopo l’Eurosummit di martedì che ha fissato a domenica l’ultimo giorno utile per trattare, il premier greco Alexis Tsipras ha spiegato le sue ragioni al Parlamento europeo.
Cavie dell’austerity
 
La crisi greca, ha detto, «è un problema europeo e non solamente di Atene, quindi la soluzione deve essere a livello europeo». In questi anni la Grecia è stata «una cavia», ma la politica di austerity  non ha prodotto i risultati sperati. Ricevuto da applausi ma anche dai fischi, levatosi dai banchi conservatori, Tsipras ha aggiunto che i soldi versati ad Atene in questi anni «sono serviti per salvare le banche e non sono mai arrivati al popolo greco».
Via le baby pensioni
Il premier greco comunque ha riconosciuto le responsabilità del suo Paese: «Non sono tra coloro che danno la colpa agli stranieri: per tantissimi anni i governi greci hanno creato uno Stato clientelare, hanno alimentato la corruzione tra politica e imprenditoria e arricchito solo una certa fetta del popolo: il 10% del popolo detiene il 56% della ricchezza del Paese; e questa enorme ineguaglianza unita ai programmi di austerity, invece di correggere, ha appesantito la crisi». Quando alle future riforme, Tsipras si è detto consapevole delle «distorsioni» del passato e ha assicurato iniziative per sgombrare il campo dalle baby pensioni e aumentare l’Iva.
Tempi strettissimi
Ma adesso i tempi sono strettissimi: il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, e quella della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker hanno ripetuto che domenica rappresenta l’ultima spiaggia per Atene. Tusk ha chiesto unità ai Paesi europei, senza la quale «ci sveglieremo fra quattro giorni in un’Europa diversa». Secondo Tusk, il fatto che l’Eurogruppo abbia ricevuto la richiesta di aiuti nei tempi previsti, «è un buon segno» in vista delle nuove proposte. Martin Jaeger, portavoce del ministero tedesco delle Finanze, ha ribadito che «se entro domenica non avremo trovato una soluzione, sarà necessario pensare ad altri scenari».
Nessun piano segreto
La richiesta greca di una ristrutturazione del debito ha l’obiettivo di ripagare i creditori: «I prestiti sono sicuramente una forma di solidarietà – ha osservato Tsipras nel suo intervento a Strasburgo – e vogliamo che si arrivi a un programma sostenibile proprio per ripagare i debiti». Con la riduzione del debito, ha aggiunto, «non saremo costretti a chiedere altri prestiti per ripagarlo». Infine il premier greco ha confermato di non avere alcun «piano segreto per uscire dall’euro, e ve lo dico con il cuore in mano».
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8 Luglio 2015
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