Ben e Naomi: 40enni in piena crisi d’identità

CINEMA Il titolo è leggero, ma l’argomento è scottante. Parliamo di “Giovani si diventa” (dal 9 luglio nei cinema), di Noha Baumbach, commedia cross-generazionale che racconta di una coppia di quarantenni newyorkesi (Ben Stiller e Naomi Watts) carini, occupati, ma alquanto depressi, che cercano di stare al passo coi tempi che corrono. Tra un sorriso e l’altro, si racconta il paradosso degli ultraquarantenni che non sanno più fare a meno di iPad e pc e di giovani che preferiscono vinili e vecchie videocassette.
Ma di che tipo di coppia parliamo secondo i due protagonisti?
Ben Stiller: Io e Naomi siamo una coppia senza figli che si chiede: “Se non possiamo procreare, forse stiamo solo sopravvivendo, che senso ha?”. E come tante altre coppie che vivono insieme da anni, hanno un ritmo ormai standardizzato e abitudinario.
Naomi Watts: Credo che il lato interessante stia nell’incontro di due copie di due generazioni diverse che porta alla luce le grandi domande che tutti si pongono col passare degli anni: come: “Chi sono? Cos’ho fatto finora? Devo reinventarmi?…
Quindi il cuore del film sta nello incontro-scontro tra la generazione dei nativi digitali e la generazioni dei loro genitori?
B.S.: Leggendo la sceneggiatura, ho dovuto riconoscere, mio malgrado, che il vecchio della storia ero io. Come altri quarantenni il mio personaggio si ritrova in una di terra di mezzo e si chiede: “Finora ho vissuto benissimo senza tutta questa roba e adesso devo preoccuparmi del mio account Twitter…?”.
N.W.: Certo che sì. E per me questo scontro è stata anche l’occasione di una commedia. Per la prima volta mi sono cimentata con qualcosa di diverso.
SILVIA DI PAOLA
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