Grecia
11:10 pm, 5 Luglio 15 calendario

Grecia, dopo il referendum Tsipras vuole accordi soft

Di: Redazione Metronews
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GRECIA «Oggi il popolo greco non ha risposto se dobbiamo rimanere dentro o fuori dall’euro, e questa domanda è fuori dalla discussione, ma il popolo greco ha dato risposta su quale Europa vuole, cioè un’Europa di solidarietà e democrazia». Così il premier greco, Alexis Tsipras, nel discorso tenuto dopo la vittoria del “no” nel referendum sulpiano economico europeo per il rientro del debito. «Ora chiediamo un accordo per uscire dall’austerity. Vogliamo un’Europa della solidarietà», ha sottolineato Tsipras, per il quale «i greci non hanno detto sì o no all’Europa. Vogliamo un piano credibile e sostenibile con la Commissione Ue». 
Sulla stessa linea il ministro dell’Economia Varoufakis, che aveva annunciato le dimissioni in caso di vittoria del sì. «Da domani l’Europa, il cui cuore batte in Grecia stasera, comincerà a curare le sue ferite, le nostre ferite», ha detto Varoufakis. La ristrutturazione del debito «è uno degli obiettivi» del governo di Atene, ha ribadito esplicitamente il ministro facendo riferimento alla posizione assunta in questo senso dal Fmi: «ci proporremo al tavolo per cercare una soluzione di accordo favorevole a entrambe le parti». Con ancor maggior aggressività, ha sostenuto che i creditori «hanno rifiutato ogni proposta di trattativa», perché «volevano umiliarci, volevano colpirci per la nostra resistenza». «In questi 5 mesi i nostri creditori hanno rifiutato ogni proposta di discussione, volevano umiliarci. Da domani, grazie a questo bel no chiameremo i nostri partner per trovare un terreno comune», ha concluso Varoufakis. 
La Grecia infatti ieri ha scelto di dire «Oki» alle condizioni dell’accordo con i creditori. Smentendo le previsioni che facevano pensare a un testa a testa, il “no” ha ottenuto circa il 61,22% dei voti, contro il 38,78% dei “sì”. 
Nella notte è esplosa una grande festa nella Piazza Syntagma di Atene, dove sono confluiti insieme i sostenitori del no, cioè la maggioranza di governo composta dalla sinistra radicale di Syriza e dalla destra nazionalista, ma anche i neonazisti di Alba Dorata. Delusione invece presso i partiti tradizionali di ispirazione socialdemocratica e popolare. 
«Con questo risultato il primo ministro ha un mandato chiaro dal popolo greco», ha detto il portavoce dell’esecutivo ellenico, invitando i greci all’unità nazionale. La drammatica situazione greca non consente ritardi e «i negoziati che riprenderanno dovranno concludersi molto in fretta, nel giro di 48 ore», ha sottolineato.
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5 Luglio 2015
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