Savoretti: Ecco perché non posso cantare in italiano

MUSICA. Ho incontrato Jack Savoretti a poche ore dalla sua esibizione al Coca-Cola Summer Festival, che vedrete su Canale5 nella terza puntata. Jack appena arrivato da Londra, mi racconta quanto è stato importante entrare nel mercato discografico italiano.
Quanta Italia c’è nella sua musica?
Mio padre mi ha cresciuto con li grandi cantautori: De Gregori, Battisti, Dalla, Guccini, De André, Tenco e mia madre, dall’altro lato, era presa dalla musica americana. Questa combinazione ha creato i miei gusti. Queste sono le canzoni colonna sonora dei nostri viaggi in macchina.
Allora perché non canta in italiano?
La trovo una lingua facilissima per scrivere canzoni non bellissime e difficilissima per scriverne di stupende. E ce ne sono. Però bisogna avere una padronanza del linguaggio che  non ho.
Come è entrato nelle orecchie degli italiani?
C’è chi ci ha detto che stavamo sbagliando tutto, che bisognava andare in tv, conoscere. Noi, come si fa in Inghilterra e America abbiamo suonato nei pub con 5 persone e in un anno siamo arrivati a teatri da più di mille. Ne sono fiero.
Le sue canzoni sono presenti in telefilm come Sons of Anarchy e sono state campioni di download. In Italia?
Prima ero un artista internazionale, poi hanno scoperto che parlavo italiano e che ho origini italiane. Oggi sono stato invitato a questo Festival col 90% di artisti italiani. Quindi essere considerato un artista italiano è quel che mi dà più soddisfazione.
FRANCESCO FODERÀ