Grecia
9:40 pm, 2 Luglio 15 calendario

La parola al popolo greco Decide per sé ma anche per l’Europa

Di: Redazione Metronews
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GRECIA Si avvicina per Atene il momento del voto in un referendum che sembra epocale per le sue possibili conseguenze, ma intanto c’è ancora incertezza. Non solo sull’esito del voto, molto in bilico. Ma anche sul fatto che il Consiglio di Stato greco si deve ancora esprimere sulla legalità del referendum stesso, indetto sulle condizioni poste dai creditori per riprendere i finanziamenti ad Atene. Il verdetto è atteso a 48 ore dal rferendum. 
Intanto il governo – espressamente schierato per il “no” – pone una specie di questione di fiducia sulla scelta popolare. Esplicito il ministro delle Finanze Varoufakis, il quale ha annunciato che in caso di vittoria della linea europeista si dimetterà: «Mi taglierei un braccio piuttosto che firmare un nuovo accordo che non preveda la ristrutturazione del debito pubblico». Ristrutturazione di nuovo chiesta anche dal premier Tsipras, che si è detto «aperto» a fare «concessioni» per arrivare a un accordo con i creditori, sempre che serva per ottenere una «soluzione percorribile», cioè che includa la ristrutturazione del debito. «Non bisogna trasmettere ai cittadini allarmismo. Avremo un accordo 48 ore dopo il referendum». Tsipras si è anche rivolto ai cittadini non solo per ribadire il suo no nelle urne, ma per chiedere che comunque rispettino il processo democratico e preservino l’unità nazionale dopo il referendum.
Dell’idea che qualunque sia il risultato si dovranno riaprire trattative tra Atene e Bruxelles è anche il premier italiano Renzi, che ha ribadito come anche nel caso di uscita della Grecia dall’euro l’Italia non avrà problemi. Anche per Standard & Poor’s gli effetti di una eventuale Grexit sarebbero contenuti per l’eurozona, ma abbatterebbero del 20% in quattro anni il Pil greco.
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2 Luglio 2015
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