Grecia
9:18 pm, 1 Luglio 15 calendario

Gestione della Zona Euro sconta deficit di democrazia

Di: Redazione Metronews
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GRAN BRETAGNA «I governi e i mercati europei si sono preparati da tempo a convivere con la prospettiva di un fallimento di Atene: le conseguenze più pesanti saranno sul popolo greco». Ne è convinto Angelos Chryssogelos, analista europeo della think tank londinese “Chatham House”.
Margini di manovra?
I negoziati proseguiranno sino all’ultimo. Ma con l’economia greca e la società sotto il controllo dei capitali – e soprattutto con le prime ricadute dirette sulla vita di tutti i giorni – il raggiungimento di un accordo con alcune concessioni all’Europa può apparire per Atene come lo scenario migliore.
Come peserà il referendum?
Tsipras sta mobilitando tutti i sostenitori e il governo farà del suo meglio (a dispetto delle banche chiuse) per far vincere il no. Cercherà poi di spendere l’eventuale sostegno popolare per dare una svolta ai negoziati.
Gli elettori greci votando Syriza hanno chiesto la fine dell’austerità, ma la Ue insiste. I leader europei non dovrebbero rispettare la democrazia greca?
La Zona Euro è un’unione di 19 democrazie – anche i creditori della Grecia sono stati votati ed eletti – è difficile quindi sostenere che una democrazia possa avere la precedenza su un’altra. Una volta finita l’emergenza i leader europei dovrebbero aprire una seria riflessione sul funzionamento della Zona Euro e sui meccanismi per garantire la responsabilità democratica.
Come uscire dallo stallo?
Si poteva pensare ad una proposta di accordo con un forte (anche se magari vago) impegno per la futura riduzione del debito greco. A quel punto il referendum poteva vedere tutte le parti, anche Syriza, schierate per il sì e Tsipras poteva prendersi il merito di una conclusione positiva dei negoziati. Ma gli eventi sembrano andare in altre direzioni.
DMITRY BELAYAEV
METRO WORLD NEWS             
 

1 Luglio 2015
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