Pulvirenti dai giudici ammette le combine

CALCIO Sono iniziati ieri a Catania gli interrogatori nell’ambito dell’inchiesta “I treni del gol” che ha travolto i vertici del club etneo, accusati di aver “comprato” alcune partite, tra questi  il presidente del Catania Antonino Pulvirenti e ld Pablo Cosentino, ora agli arresti domiciliari accusati di truffa e frode sportiva.   «Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere quasi tutti gli indagati meno Pulvirenti e Cosentino. Pulvirenti in particolare ha reso un lungo interrogatorio nel quale ha ammesso che le gare, a partire da Varese -Catania, sono state oggetto di acquisto. C’è stata una compravendita. Secondo l’indicazione di Pulvirenti, il costo di ogni partita è stato di 100mila euro». Così in conferenza stampa il procuratore capo di Catania, Giovanni Salvi.   «Ora noi proseguiremo gli accertamenti sulle modalità in cui il tutto si è verificato. Pulvirenti ha negato di aver scommesso sulle partite e di aver agito solo per salvare il Catania» dalla retrocessione in Lega Pro». E sul caso Catania sbotta anche Claudio Lotito: «Il mio nome nell’inchiesta? Pura invenzione , frutto della volontà di certa stampa di denigrare in ogni modo Claudio Lotito. Con Pulvirenti ho solo parlato come dirigente Figc».
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