Maurizio Guandalini
5:28 pm, 23 Giugno 15 calendario

Alla fine la Grecia sarà salvata

Di: Redazione Metronews
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Avete osservato Tsipras? Il premier greco è sempre sorridente. Anche quando Juncker, il capo della Commissione europea, non gli risponde al telefono.  Come possiamo immaginare che la Grecia sarà lasciata al suo destino? L’Europa l’aiuterà. Come fa una famiglia nei confronti del figlio sbandato, senza possibilità di recupero. Non siamo di fronte a un problema economico: con tutti i soldi persi in Borsa in questi mesi si riusciva a finanziare gli ellenici in eterno!  Si, certo, sono da pagare le pensioni e gli stipendi dei greci.  La Grecia è debitrice di tanti paesi, dalla Germania all’Italia. Ma se dovessimo stare alla salute finanziaria  è lapalissiano che la Grecia se ne è andata da tempo. E che i creditori non avranno comunque i loro quattrini. La sua dipartita è segnata dal profondo rosso in cui è precipitata, senza rialzi a breve, medio, lungo termine. Oggi, stiamo assistendo ad un game di scacchi. Tutto dipende da chi muove cosa. Chi si prende il carico da novanta del fallimento? Soprattutto senza sapere cosa può succedere.  Il punto è non creare un precedente, perché i paesi dell’Est mugugnano, Spagna e Portogallo sono lì lì, la Gran Bretagna si è rotta, la Francia è stanca, i paesi del Nord Europa se ne vorrebbero andare da soli.  Il default greco sarebbe un pretesto, riaprirebbe i giochi dentro l’Europa facendo carta straccia del prezioso, ma fallace, equilibrio con cui si tira avanti. Si tratta di uscirne, sia per Bruxelles che per Atene, in modo decoroso. La tiritera di questi mesi si spiega così. Può darsi che la partita sia rimandata a settembre. Vi immaginate bloccare le banche con l’inizio della stagione turistica, l’unica industria funzionante? Tra l’altro le imprese del turismo non ne vogliono sapere nemmeno di alzare l’aliquota dell’Iva come suggerisce l’Europa e vedrete che anche su questo l’avrà vinta la Grecia. Gli Stati Uniti tifano per una chiusura rapida del dossier: temono che il motore della ripresa europea gracchi ancora per molto e soprattutto non  gradiscono quelle meline d’amori sensi con Putin che vedono nella Grecia uno straordinario sbocco sul Mediterraneo. Tsipras, nella disperazione, è capace di far ingelosire e portare tutto a vantaggio della sua parte. Fino a quando, però, gli espedienti funzioneranno? Mettiamo, ne siamo certi, tutto si concluda per il meglio, ciò non toglie che la Grecia, per se stessa, le riforme della pubblica amministrazione, corrotta e dalle mani bucate, la riforma del fisco, delle pensioni e tanto altro ancora le dovrà fare. Ora si sta discutendo  del potere, dell’Europa, di condizionare un paese incapace di governare e di riformarsi.
MAURIZIO GUANDALINI, economista e giornalista

23 Giugno 2015
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