Il caos del Governo raccolto in soli 100 metri

Ieri pomeriggio, inforcate due cravatte, col mio collega di Gessetti Rotti Giulio Iraci siamo stati al Senato a incontrare Elena Ferrara e Josefa Idem. Due senatrici del partito democratico che stanno in commissione cultura. Era nostra intenzione provare a convincerle che il ddl, soprattutto nella parte della chiamata diretta, è una follia. Gentilissime. Ferme e decise, anche. Soprattutto la professoressa Ferrara. La cosa migliore che siamo riusciti a tirar fuori dal confronto è stato un ottimo succo d’arancia. Dopo un’oretta di non confronto, siamo usciti da via degli Staderari e ci siamo diretti a piazza del Pantheon dove c’era un presidio dei sindacati. Parecchie facce di colleghi, di amici. Persino il commissario esterno di latino e greco della mia commissione d’esame. Poi parlava la De Petris di Sel. E c’era Fassina, in prima fila sotto il palchetto, forse in attesa di intervenire. Di lato, si faceva largo Walter Tocci. Mentre dalla parte opposta si scorgeva la chioma bianca di Mineo che si defilava. Poi toccava alla senatrice dei 5 stelle a dire che no, non è possibile e c’era la musica alta. E le foto, i selfie, i capannelli, il brusio. Una chiacchierata con il buon senatore Fabrizio Bocchino, ex 5 stelle, uno dei primi epurati da Grillo. Uno che ti ascolta attentamente quando parli.
Stralcio delle assunzioni, emendamenti, commissione bilancio, maggioranza, minoranza. Girano voci: Renzi temporeggia e vuole fare un colpo di mano. Altre voci: le opposizioni chiedono di assumere comunque i 100 mila precari senza ddl sapendo che è impossibile e dunque vorrebbero far passare la riforma. Ancora supposizioni, sui sampietrini della storica piazza: Renzi non sa che pesci pigliare, brancola nel buio. È finito. I cento metri che dividono il Senato dal Pantheon sono il cuore pulsante del paese. Del suo caos, della sua crisi. Una crisi che Renzi stavolta non riuscirà a risolvere a botte di slide e lavagnette.
La Idem, nelle belle sale del Senato, ci ha impartito una lezione sui sistemi complessi. Quelli che Renzi dovrebbe cominciare ad analizzare nel loro intreccio: ddl scuola, autorizzazione a procedere, Ncd, emergenza immigrazione, elezioni perse, disastro al comune di Roma.
TONY SACCUCCI
Insegnante e scrittore