Mezzi sanificati
8:03 pm, 18 Giugno 15 calendario

Atm: sindacati spaccati sul no ai profughi

Di: Redazione Metronews
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TRASPORTI Un documento che ora sembra figlio di nessuno. È quello scritto lunedì dal coordinamento Rsu Atm inerente il Servizio Trasporto Profughi, con il quale i rappresentanti sindacali chiedevano all’Azienda di fare chiarezza sui servizi durante l’emergenza in Centrale, ma, soprattutto, invitavano tutti i colleghi a rifiutarsi di svolgere il servizio in futuro. Per i sindacati ci sarebbe infatti un pericolo sanitario dovuto alla mancata sanificazione dei mezzi usati per i profughi e poi immessi sulle linee passeggeri. La Fit-Cgil, che il documento non l’aveva proprio firmato, ieri ha diramato una nota molto dura: “Non possiamo condividere l’indicazione che il coordinamento RSU ha dato ai conducenti. Un messaggio che si presta a strumentalizzazioni, che qualcuno ha già fatto”.
“Testo cambiato”
Ma anche la Fit-Cisl, che invece appariva tra i firmatari, ieri lo ha disconosciuto: «I nostri delegati avevano sottoscritto un testo diverso, rivolto solo all’Azienda, nel quale non c’era alcun indicazione a rifiutarsi di trasportare i profughi. È stato cambiato a nostra insaputa», dice il segretario regionale Abimelech.
Ma chi sarebbe stato? «La Cgil no, noi no, veda lei chi rimane…», risponde laconica la Cisl, «di sicuro, qualcuno che aveva interesse a far crescere la tensione sui profughi».
Otto bus sanificati
Nel dibattito, ieri, è intervenuta anche Atm, che ha fatto sapere che per trasportare i profughi sono stati utilizzati 8 mezzi (su 1200) per 10 corse totali e che “si sono svolte sotto sorveglianza di personale medico. A servizio concluso, le vetture utilizzate sono state igienizzate e sanificate secondo i protocolli sanitari”. Una risposta che l’Azienda aveva già dato la settimana scorsa ai consiglieri comunali leghisti che lamentavano un rischio  scabbia.  Posizione ribadita anche ieri da Cecchetti (Lega) per il quale: “Fanno bene i conducenti  a incrociare le braccia e a non effettuare il servizio”. ANDREA SPARACIARI

18 Giugno 2015
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