I muri anti-migranti spezzano le strade del mondo

UNGHERIA Budapest è solo l’ultima della serie. Ieri il governo ungherese ha annunciato che intende costruire una recinzione alta quattro metri lungo tutti i175 chilometri di confine con la Serbia per fermare i migranti. La fase preparatoria dovrà essere completata entro mercoledì.
Fra i tanti muri che hanno segnato la storia del mondo, i più recenti, spesso lunghissimi, sono accomunati dal desiderio di sbarrare la strada ai clandestini. Sono dei muri e non il Mediterraneo a segnare il confine fra Africa ed Europa: alte recinzioni circondano le enclaves spagnole di Ceuta e Melilla in territorio marocchino. E poi numeri da capogiro: 1200 km di ostacoli corrono lungo il confine fra Stati Uniti e Messico; oltre 4 mila km di barriere anche su isole per impedire ai bengalesi di entrare in India; 1800 km di sbarramenti fra Arabia e Yemen; il Botswana ha eretto lunghe recinzioni per sbarrare l’accesso dallo Zimbabwe.   
In Europa la Grecia ha delimitato col filo spinato gli accessi dal fiume che fa da confine con la Turchia. Nel 2014 è stata alzata una barriera di 30 chilometri al confine bulgaro-turco, e a sua volta la Turchia progetta un muro verso la Siria.
OSVALDO BALDACCI