La stranissima coppia Whiterspoon-Vergara

CINEMA Una è cresciuta con un padre poliziotto, è rigida e ossessionata dalla precisione, si rilassa ripetendo il codice penale del Texas e si veste come un maschio, con l’aggravante che è alta un metro e cinquanta. L’altra è la moglie di un narcotrafficante pentito, elegante anche in bagno, supersexy, coperta di gioielli, altissima e dal corpo mozzafiato. Una ha il viso di Reese Whiterspoon (anche produttrice) e l’altra di Sofia Vergara (anche produttrice esecutiva). Una dovrà scortare l’altra, ma entrambe dovranno sfuggire a una banda di criminali, ma anche a una di poliziotti corrotti, che le inseguono sulle strade di mezzo Texas. E accadrà di tutto… Siamo in “Fuga in tacchi a spillo”, da domani nei cinema.
Come si siete trovate in questi ruoli antitetici?
Reese Whiterspoon:  Io ho pensato solo a come potesse risultare l’incontro tra le due donne e son stata bene in questi abiti inediti, perché effettivamente accanto a Sofia, alta e composta, mi sentivo bassa e buffa, ciò che dovevo essere, una specie di piccola Yorkshire che diventa molto aggressiva se minacciata.
Sofia Vergara Nel film quando la vedo per la prima volta e mi spiega  che deve scortarmi, rido e le rispondo che mi sembra un mini-cagnolino che potrei mettere in borsetta; poi  viste le sue mutande e averla baciata, son certa di sapere tutto di lei… Questo è il registro di tutto il film.
C’è stato qualche momento di difficoltà oltre le risate?
R.W.: Io quando ho saputo che dovevo rifare il giorno dopo la scena della pomiciata con Sofia ho avuto dei seri problemi…
S.V.: Il solo problema era riuscire a non ridere, ma è impagabile il lavorare con le  donne e con pochi uomini sul set.
SILVIA DI PAOLA