Eritrei curati a Porta Venezia
CENTRO Appena scesi in Centrale, sanno già la destinazione: Porta Venezia. È lì che confluisce buona parte degli Eritrei. Chi ha un parente che vive in zona (pochi), chi un conoscente, chi ne ha solo sentito parlare. Ed è lì che da un anno e mezzo è parcheggiato il camper dei Medici Volontari (tranne una parentesi in Centrale la settimana scorsa). Ieri, i volontari hanno visitato 25 migranti, molte le mamme con bimbi, 15 mesi il più piccolo, e molti minori non accompagnati.
Le patologie sono le solite. Scabbia, ma solo in tre casi, molte malattie della pelle dovute alla mancanza di igiene (che i medici della Asl nei primi giorni hanno scambiato per scabbia) e febbre. Ma non malaria: «Quasi tutti arrivano dicendo di avere la malaria», spiega un medico, «ma per ora di casi veri non ne abbiamo trovati. Anche perché quasi tutti raccontano di aver avuto la febbre l’anno scorso e di non aver più avuto attacchi, cioè l’esatto contrario del ciclo malarico».
Dopo la visita, escono e aspettano. Ed è allora che li intercettano i volontari del Progetto Arca per convincerli a spostarsi in Centrale. Le mamme accettano, altri preferiscono rimanere “nel loro quartiere”. ANDREA SPARACIARI
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