Trenord Machete
1:17 pm, 12 Giugno 15 calendario

Maroni chiede la possibilità di sparare

Di: Redazione Metronews
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MILANO «Abbiamo chiesto di mettere militari e polizia per contrastare questi fenomeni» e «se è necessario sparare, si spari». Così il presidente Roberto Maroni è intervenuto oggi sull’aggressione ai ferrovieri di Trenord. Maroni ha poi riferito che nel pomeriggio le istanze della Regione saranno portate anche al comitato provinciale per la sicurezza convocato d’urgenza dal prefetto. «Chiederemo misure per garantire la sicurezza dei macchinisti», ha ribadito. «Voglio qualcuno che impedisca questi episodi».
PRIMI INTERROGATORI
Intanto, il procuratore Nobili e il pm Lucia Minutella stanno per interrogare in questura i due sudamericani bloccati dagli agenti di una volante della Comasina bis nei pressi della stazione di Villapizzone perché coperti di sangue 50 minuti dopo l’aggressione ai controllori a colpi di machete, avvenuta ieri sera intorno alle 21.50. Per procedere all’interrogatorio, la squadra mobile sta terminando alcuni riscontri e acquisendo le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza all’interno del convoglio e sulla pensilina. Dei due fermati si sa solo che sarebbero ecuadoriani o salvadoregni, giovani, uno dei due irregolarmente sul territorio italiano.
In questura, inoltre, sono stati portati alcuni testimoni, altri saranno rintracciati nelle prossime ore, per ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti.
LA RICOSTRUZIONE
La polizia ha poi chiarito che all’aggressione sul treno partito dalla stazione di Rho ha partecipato un gruppo di non meno di quattro persone. Il treno si stava avvicinando alla stazione di Villapizzone quando il controllore, C. D. di 31 anni, ha avvicinato il gruppo per chiedere i biglietti. Ne è nata una discussione e il controllore ha cominciato a fare la multa, invitando gli stranieri a scendere. Gli investigatori mantengono il massimo riserbo su cos’abbia scatenato la degenerazione della discussione. Di fatto è apparso un machete con cui è stato provocato un taglio netto al braccio sinistro di D. C., che è stato troncato quasi completamente. I medici del Niguarda sembra che tuttavia siano riusciti a riattaccare l’arto, ristabilendo i collegamenti sanguigni, nervosi e muscolari. La vittima ha riportato anche una ferita di arma da taglio alla testa. Ferito alla testa anche un collega 31enne fuori servizio che ha cercato di aiutare il controllore. È ricoverato al Fatebenefratelli. AN.SPA.

12 Giugno 2015
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