Torino/Teatro
4:45 pm, 8 Giugno 15 calendario

Per le Colline Torinesi ora Kafka “incontra” Klein

Di: Redazione Metronews
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TORINO  Fu pubblicato nel 1915, ma da allora il racconto “La Metamorfosi” del boemo Franz Kafka, che ci lavorò all’età di circa trent’anni, è diventato lo scritto che meglio ha saputo esprimere il senso profondo di alienazione di chi si sente sbagliato, disadattato e incompreso.
Oggi, a un secolo di distanza, verrà messo in scena domani sera, alle 21.30, al Teatro Gobetti per il “Festival delle Colline Torinesi” nello spettacolo “Blue Kafka”, uno dei progetti finali del College Acting della Scuola Holden con la regia di Filippo Renda e con i Maniaci d’Amore.
Per l’occasione, un gruppo di giovani attori e drammaturghi in formazione si sono interrogati, a partire dalla vita stessa dello scrittore praghese, attorno ai temi dei turbamenti della giovinezza, del corpo-animale, della famiglia come gabbia, della vocazione artistica come condanna, e hanno dato vita a questo spettacolo anarchico, malinconico, gioioso e celeste.
Ma qui, accanto allo spigoloso Kafka, comparirà anche un’altra figura che ha accompagnato e ha ispirato questo lavoro, il pittore francese Yves Klein, l’artista dell’immateriale, precursore della Body Art e annesso da alcuni al Nouveau Réalisme.
Affiancati sulla scena, questi due artisti-intellettuali si mostreranno entrambi consapevoli della difficoltà di trovare un senso nel mondo. Perché se da un lato Kafka temeva che dalla sua opera potesse sprigionarsi il male, Klein dall’altro pregava ogni giorno di tramutarsi in “un utensile per costruire e creare della Grande Bellezza” con il suo colore blu, simbolo dell’estasi (Info: festivaldellecolline.it). 
ANTONIO GARBISA
 

8 Giugno 2015
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