CRISI
7:34 pm, 8 Giugno 15 calendario

I consumi in ripresa ma la fiducia stenta

Di: Redazione Metronews
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MILANO La ripresa dei consumi potrebbe essere più accentuata rispetto a quanto rilevato finora e i dati di aprile «avvalorano, insieme alle indicazioni positive provenienti da altri indicatori congiunturali» l’ipotesi di una crescita «superiore all’1% già nel 2015». Lo rivelano i dati presentati da Confcommercio nell’assemblea generale tenuta all’Expo di Milano «per dare – come ha detto il presidente, Carlo Sangalli – una scossa alla speranza». L’indicatore dei consumi Confcommercio ha registrato ad aprile 2015 una crescita dello 0,5% rispetto al mese precedente e dello 0,8% rispetto a un anno prima; in termini di media mobile a tre mesi, l’indicatore «consolida la tendenza al progressivo miglioramento in atto dall’estate del 2014».
Tempi lunghi per la crescita
Eppure, considerando gli attuali tassi di crescita, solo nel 2027 si tornerà al Pil pro capite del 2007, mentre la spesa delle famiglie pre-crisi si rivedrà nel 2030 e il reddito disponibile nel 2034. Intanto il quadro complessivo attuale, seppure in miglioramento, presenta «elementi d’incertezza» legati alle percezione da parte delle famiglie e delle imprese della solidità della ripresa. Così il “sentiment” dei consumatori a maggio «ha mostrato un ulteriore peggioramento»; mentre il clima di fiducia delle imprese è stabile.
Riparte il mercato del lavoro
Tornando all’indicatore dei consumi, la crescita tra marzo e aprile deriva da un aumento della domanda sia di servizi (+0,6%) che di beni (+0,4%) e si tratta dell’incremento maggiore negli ultimi due anni. Dopo un bimestre negativo, anche il mercato del lavoro ad aprile «ha registrato un segnale di miglioramento». Dunque «si tratta di una ripresa effettiva, seppure timida – ha affermato Sangalli – ma per far ripartire il Paese bisogna ridurre la spesa pubblica e le tasse».
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8 Giugno 2015
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