Da Sorrentino a Carroponte Kozeleck e i Sun Kil Moon

MILANO È un vero e proprio nome di culto, un artista fieramente indipendente (e con fama di carattere scorbutico) e dalla storia che si perde negli anni Novanta. Parliamo dell’americano Mark Kozelek, che i più attenti ricorderanno alla guida dei Red House Painters, gruppo portavoce di un folk-rock oscuro e minimale, rallentato e suggestivo, intriso di rassegnata disperazione. 
Con il passare degli anni ha raggiunto la piena maturità artistica attraverso una nuova creatura, i Sun Kil Moon, con cui approderà martedì al Carroponte (ore 22, euro 15). Sarà l’occasione buona per ascoltare “Universal Themes”, settimo album in studio di Kozelek, degno seguito dell’acclamato (e un po’ tetro) “Benji”, che affrontava il tema della morte fra cupa drammaticità e sferzante ironia.
Tra le curiosità, il suo rapporto frequente col cinema, che ha lambito anche il nostro Paese: Mark, infatti, ha partecipato come attore e autore di tre brani della colonna sonora all’ultimo film di Paolo Sorrentino, “Youth”. 
Se, invece, preferite le raffinatezze e i virtuosismi del jazz, al Blue Note (ore 21, euro 28/33) suonerà un fuoriclasse della chitarra elettrica come Stanley Jordan, dallo stile particolare e avvincente. 
Per il rock Ace, chitarrista, compositore e socio fondatore degli Skunk Anansie, martedì e mercoledì sarà allo Yellow Sound  per un doppio appuntamento: un seminario di songwriting aperto a chitarristi, musicisti e professionisti del settore e per la presentazione e inaugurazione del suo nuovo corso di chitarra rock, Ace Guitar Academy, che si svolgerà sempre presso Yellow Sound (Info: www.yellowsound.it). 
DIEGO PERUGINI