Calcio
9:28 pm, 8 Giugno 15 calendario

Agnelli durissimo con Milan e Figc

Di: Redazione Metronews
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CALCIO C’è il Milan, da punzecchiare. Ma mica solo lui. C’è, soprattutto, l’orgoglio di Andrea Agnelli due giorni dopo il sesto ko in una finale di Champions/Coppa Campioni: «Questa è stata un’annata stra-or-di-naria (ha sillabato). Abbiamo ritrovato la dimensione che noi tutti auspichiamo». Quella europea, ovviamente. «Una stagione è positiva quando in primavera si è in lotta per tutti i traguardi». Insomma: il mancato triplete brucia fino a un certo punto, perché «la partita di sabato non deve lasciare alcun rammarico». Guardare avanti, adesso. Con i conti a posto e le solite frecciate: «Il bilancio dello scorso esercizio (315 milioni di fatturato, ndr) ci permette di affrontare le grandi potenze europee sul campo. Non bisogna però pensare che l’anno prossimo la Juve giocherà certamente la finale di Champions. Mi aspetto semmai di essere già qualificato per gli ottavi alla quarta o quinta giornata». 
“La Ferezione del calcio non ha un progetto”
E la Figc di Tavecchio? «Manca un vero progetto sportivo da parte della Federazione, che non ha alcun merito se Juve, Napoli e Fiorentina hanno fatto bene in Europa. Queste squadre non rappresentano il successo del calcio italiano, ma quello di tre società che hanno saputo gestirsi molto bene». Pum. Pure al Milan, certo: «Si leggono numeri impressionanti circa la cessione del 48% delle quote, ma se guardo i numeri dei bilanci e faccio qualche riflessione, fatico a capire». Pare insomma eccessiva la valutazione di un miliardo di euro data alla società rossonera: «Ci sono valori intangibili quali il valore del marchio, ma mi chiedo come si possa arrivare a un risultato di quel tipo». Scettico: punto. Confermando invece di trovarsi in sintonia con il modo di vedere (e di vendere) il prodotto calcio con Thohir (Inter) e Pallotta (Roma): avversari  tosti in campo sì, alleati per svecchiare il calcio italiano anche.
DOMENICO LATAGLIATA
 

8 Giugno 2015
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