Migranti, è scontro tra i governatori, i sindaci e il governo

MILANO «Ho deciso di scrivere una lettera ai Prefetti per diffidarli dal portare qui in Lombardia nuovi clandestini e ho deciso di scrivere ai sindaci per dirgli di rifiutarsi di prenderli, mentre ai sindaci che dovessero accoglierli ridurremo i trasferimenti regionali, come disincentivo, perché non devono farlo e chi lo fa subirà questa conseguenza». Lo ha spiegato il presidente della Lombardia Maroni. In linea il neo governatore della Liguria Toti: «Non accoglieremo altri migranti come Lombardia, Veneto, Val d’Aosta».  
«No a alla demagogia o allo scaricabarile» ha replicato ai governatori del Nord il premier Matteo Renzi, dal G7 in Baviera. Il colpo di mano dei governatori potrebbe avere ripercussioni sulla partita europea per gli immigrati, sottolinea Renzi. La linea di Renzi per rispondere «all’emergenza immigrati» rimane quella del dialogo con l’Europa. Anche se, sostiene il premier, «le risposte arrivate dall’Unione sono giudicate dall’Italia largamente insufficienti». Per il viceministro dell’Interno Bubbico «l’intervento di Maroni è del tutto illegittimo, soprattutto da parte di una persona che è stata ministro dell’Interno che ha gestito un’emergenza immigrazione imponendo la presenza di immigrati nei territori». 
«Proposte illegittime» le definisce il presidente del Piemonte e della Conferenza Regioni Chiamparino. Netto anche il presidente dell’Anci Fassino. «Non è nei poteri di un governatore decidere quale politica di accoglienza di profughi persegue il nostro Paese», ha detto, bollando come «inaccettabili minacce ritorsive» le parole di Maroni.
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