Mattarella all’Expo nel segno di ambiente e legalità
MILANO Era la sua prima volta all’Expo e l’Esposizione sembra essergli proprio piaciuta. «Expo è splendido», ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al termine della sua visita Rho-Pero in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente. Una visita iniziata al Padiglione Italia, dove ha sottoscritto la Carta di Milano, continuata con Cascina Triulza, dove ha inaugurato “Mercato della frutta”, l’installazione di Dante Ferretti che si trova sul Decumano del sito espositivo, per poi finire col Padiglione Zero. «Mi è piaciuto moltissimo, tutto – ha detto prima di ripartire Per Roma -. Il messaggio è in sostanza quello di sistemi tecnologici che sono straordinari». E tra una visita e l’altra, il Presidente ha lanciato un paio di messaggi.
“DARE GLI ALIMENTI IN SCADENZA A CHI HA BISOGNO”
«Non è tollerabile che ogni anno più di un miliardo di tonnellate di cibo si disperdano lungo la filiera alimentare. È possibile fare in modo che i prodotti invenduti, in prossimità della scadenza, vengano distribuiti tra chi ha bisogno e non ha reddito sufficiente», ha detto il presidente della Repubblica. «Lo spreco è un insulto alla società, al bene comune, all’economia del nostro come di ogni Paese – ha aggiunto – Alcuni progetti di solidarietà stanno dando risultati positivi. Occorre estenderli, valutando come intervenire con strumenti legislativi di sostegno».
“LA GREEN ECONOMY È NOSTRA SFIDA PER IL FUTURO”
«L’economia del futuro sarà più circolare. Occorre aumentare l’efficacia del processo produttivo facendo di più con meno, incentivando il ri-uso, riducendo gli scarti, l’impatto ambientale, le emissioni di gas serra, aumentando le quote di energia rinnovabile. Questa è tutt’altro che una rassegnata decrescita. Al contrario, questa è la sfida che sta già cambiando i mercati». Per Mattarella è una «sfida industriale, sociale, scientifica. La green economy è fin d’ora un vettore importante del Pil italiano ed europeo. Lo sarà sempre di più. La qualità europea è chiamata a misurarsi in questa competizione, perché sarà decisiva al fine di rilanciare il modello sociale del Continente e di dare un contributo importante al mondo intero nel secolo da poco iniziato».
“IL CONTRASTO ALLA CORRUZIONE DEVE ESSERE SEVERO”
«Dobbiamo recuperare, pur nel confronto a volte acceso, il senso del bene comune. E dobbiamo sapere che si fonda sulla legalità e sulla trasparenza. Il contrasto alla corruzione deve essere severo, nel nome del diritto e della libertà che la corruzione sottrae a ciascuno di noi». ANDREA SPARACIARI
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