ROGO E SPEDIZIONE
9:47 pm, 3 Giugno 15 calendario

Raid al campo rom Gli imputati negano

Di: Redazione Metronews
condividi

TORINO «Se avessi veramente voluto fare qualcosa sarei entrato in quel campo nomadi. Ma sono rimasto fuori, a fare lo scemo. Non ho appiccato il fuoco a baracche o roulotte. Altri lo hanno fatto: gli incappucciati,  scappati prima che la polizia e i carabinieri potessero intervenire. Loro sono scappati, io sono stato arrestato», a parlare è Luca Oliva, 24 anni, tra gli otto imputati con l’accusa di aver causato il rogo che nel dicembre 2011 distrusse parte dell’accampamento nomadi della Continassa.
Ieri mattina il giovane ha parlato in aula, raccontando la sua verità sul quella notte di 4 anni fa, quando una folla inferocita assaltò il campo nomadi al termine di una marcia di protesta organizzata dopo che una 16 enne denunciò di essere stata stuprata da due rom. La violenza era falsa, ma ormai la rabbia dei cittadini era degenerata in violenza.
Prima di Oliva aveva parlato un altro imputato, Davide Moscatiello, che all’epoca era uno dei referenti del gruppo ultra juventino Bravi Ragazzi: «Quella sera la gente era inferocita, sembravano tutti indemoniati. Mai visto nulla del genere», ha detto. Moscatiello ha raccontato che stava per raggiungere il corteo quando ricevette una telefonata dalla digos: «Mi dissero di non fare sciocchezze perche la ragazzina si era inventata tutto e mi raccomandarono di dirlo agli altri». A quel punto lui, stando alla sua versione, avrebbe raggiunto il corteo per calmare gli animi.
REBECCA ANVERSA

3 Giugno 2015
© RIPRODUZIONE RISERVATA