Palazzo Nuovo, no lezioni fino a settembre

TORINO. Niente lezioni a Palazzo Nuovo, storica sede delle facoltà umanistiche dell’Università, almeno fino a settembre. A sottolinearlo è stato il rettore, Gianmaria Ajani, nel corso di un’audizione in Comune e poi in un incontro con i lavoratori e gli studenti. Palazzo Nuovo, infatti, è chiuso da metà aprile per la presenza in alcuni locali di amianto, che ha portato la procura di Torino a iscrivere il rettore nel registro degli indagati con l’accusa di omissione dolosa di cautele. I primi lavori per la messa in sicurezza sono iniziati un mese fa e il 23 giugno scade la prima parte delle prescrizioni che riguarda le norme di «prevenzione e protezione».
L’università ha sessanta giorni di tempo, dalla prima segnalazione, per ottemperare alle richieste dell’Asl.
«Se per quella data saranno messe in atto le misure previste sarà ridotta la penale. In caso contrario riprenderà la procedura», ha sottolineato Marisa Lantermo dello Spresal che sorveglia sulle operazioni. C’è un altro versante però, quello della “valutazione del rischio” ovvero il documento che l’università deve mettere a punto e per la stesura del quale è stata concessa una proroga fino al 30 giugno.
Nel documento dovrà anche essere inserito il crono-programma di tutti i lavori di messa in sicurezza e bonifica previsti, con relativi impegni economici. E dall’Università fanno anche sapere che “nei prossimi giorni sarà ampliato l’accesso controllato alle biblioteche di Palazzo Nuovo. E, a breve, saranno disponibili oltre cento nuove postazioni di lavoro per il personale, presso la sede di via sant’Ottavio, 50”.
REBECCA ANVERSA