Identificati i due rom sull’auto assassina
ROMA Sono due i ricercati dalla polizia che mercoledì erano a bordo dell’auto in folle fuga da un posto di blocco che ha travolto nove persone in via Boccea a Roma uccidendo una donna filippina di 44 anni. Gli investigatori hanno identificato un secondo rom minorenne che è stato denunciato per concorso in omicidio volontario; imputazione identica a quella contestata alla 17enne fermata dopo l’incidente (fermo tramutato ieri in arresto). Per quanto riguarda la terza persona che era sull’auto non si è ancora accertato se si tratti di un maggiorenne o di un minorenne.
Striscioni per rogo dei campi nomadi
I feriti sono due filippini (un 38enne e una 47enne), tre italiane (di 33, 29 e 19 anni), due francesi 24enni e un moldavo di 22 anni. Giovedì sera circa 200 persone hanno partecipato ad un presidio alla fermata della metro Battistini. Presenti striscioni che invitavano al rogo dei campi nomadi, messi sotto sorveglianza. «Siamo davanti a un omicidio volontario che va perseguito con la massima inflessibilità – ha detto il sindaco Marino – va fatta giustizia, in maniera rapida e severa. Qualcuno però sta cercando di trasformare questa tragedia in una speculazione politica: gettare benzina sul fuoco è un delitto». «I responsabili non avranno scampo – ha detto il ministro dell’Interno, Alfano – li prenderemo e pagheranno caro e fino in fondo». «Raderemo al suolo questi maledetti campi rom», ha tuonato il leader leghista Salvini. Apprezzato da Adriano Celentano.
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