Carlo Mari
6:18 pm, 28 Maggio 15 calendario

Condivisione necessaria per una BuonaScuola

Di: Redazione Metronews
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Buonascuola al Senato. Muro contro muro o trattativa e mediazione? Mediazione è forma alta della politica. Se ci sarà questa volontà, non sappiamo. Però di alcune cose siamo convinti. Non esiste consenso preliminare all’innovazione. Non ce la sentiamo di escludere che le reazioni alla riforma nascano anche da resistenze conservatrici al cambiamento, fisiologiche in qualunque sistema; ma pur sempre segno di un pigro adattamento all’esistente. Ma siamo anche convinti che l’opposizione nasca nel segno di preoccupazioni per il deficit progettuale della riforma. Sui singoli aspetti del DDL si possono valutare pregi e difetti. Ma su due elementi fondanti ci sembra ineludibile ridiscutere. L’eccesso di dirigismo, calato su una realtà come la scuola che necessita invece di leadership educativa condivisa e diffusa. Il Dirigente non è il superiore gerarchico del Docente, così come il Docente non è il superiore gerarchico dello Studente.
Scuola è educazione, condivisione di un processo, non gerarchia e linea di comando. Sul tema del ruolo dirigenziale e la valutazione, rimandiamo alle proposte di vero buon senso avanzate su questo  giornale (“Proposta di emendamento”). E poi, l’idea di scuola: troppo prestazionista e ipercognitivista, laddove la scuola – oggi più che mai nell’era dell’evoluzione frenetica delle tecnologie comunicative e del consumo delle relazioni a colpi di tweet – deve centrarsi sulla formazione alla cittadinanza, al pensiero critico, al metodo nell’apprendimento e nella conoscenza.
Il Dirigente non è il superiore gerarchico del Docente, così come il Docente non è il superiore dello Studente
Il sistema scuola ha bisogno di confronto politico/culturale, dialettica e sintesi, non di battaglie sovente ricerca di posizionamento di potere piuttosto che valutazione di contenuto. La scuola non lo merita; il prezzo dell’ascolto e della mediazione lo vale tutto.
 Non è una parte qualunque del tessuto sociale e recenti sondaggi lo confermano: l’indice di gradimento è fra i più alti, in crescita a fronte della perdita di credibilità delle altre istituzioni.
Il rispetto e l’attenzione per la scuola, reali e non per proclami, sono anche un preciso parametro di giudizio del cittadino elettore. Scuola è dentro il vissuto dei cittadini in qualunque contesto e livello sociale; è futuro e società civile. Chissà che il Senato, prima della sua trasformazione in altro, non sappia regalare al paese una riforma scolastica efficace e aggregante.
 
CARLO MARI
ex preside di liceo

28 Maggio 2015
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