Milano
9:45 pm, 26 Maggio 15 calendario

Sui licenziati a Expo una gara di rimpalli

Di: Redazione Metronews
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MILANO Lavoratori assunti da società operanti all’Expo e licenziati sulla base di fantomatiche “segnalazioni” sul loro conto fatte dalla questura. Segnalazioni tali da impedire loro l’accesso al sito (benché siano incensurati) e rendere conseguente il licenziamento. Il caso, di cui si occupa la Cgil e per il quale sono state annunciate interrogazioni parlamentari (Farina, Sel), coinvolge decine e decine di lavoratori ma, nonostante le sue proporzioni, appare ben lungi da una soluzione. A Expo SpA, che l’altro ieri, a Metro, aveva detto di ricevere sì “segnalazioni, ma  non vincolanti da parte delle autorità di pubblica sicurezza”, ha fatto eco ieri la questura, che, interpellata da Metro, ha invitato a rivolgersi “alla società Milano Expo 2015 che gestisce la procedura di accreditamento”. Per Antonio Lareno, Cgil, che sta raccogliendo i casi dei licenziati (perfettamente incensurati) e ha già chiesto un incontro in prefettura, è la dimostrazione «che c’è tra la società Expo e la questura un rimpallo». Che lederebbe lo Statuto dei lavoratori e le leggi sulla privacy.
Il caso all’Osservatorio
Venerdì prossimo si terrà l’Osservatorio Expo, tra rappresentanti della società e i sindacati, che in quell’occasione porranno ufficialmente il problema. A dar loro man forte promette di essere anche l’assessora al Lavoro del Comune, Cristina Tajani: «Sto preparando un dossier sui lavoratori licenziati per poter esigere risposte chiare da questorura e prefettura». A dar man forte alla PS, invece, pensa il viceministro degli Interni, Bubbico, che a Popolare Network dice: «Ci sono delle attività di prevenzione i cui criteri non possono essere resi noti perché perderebbero di efficacia».
SERGIO RIZZA
twitter: @sergiorizza

26 Maggio 2015
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