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1:16 am, 26 Maggio 15 calendario

Scuola, fumata nera scioperi confermati

Di: Redazione Metronews
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Roma.Fumata nera con nuova dichiarazione di guerra: è il risultato dell’incontro tra i sindacati della scuola e il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini. «Ancora chiusure da parte del Governo», ha detto il segretario generale Uil scuola Massimo di Menna. «Non si risolve il problema del precariato nonostante cresca il dissenso sulla riforma», secondo Mimmo Pantaleo, segretario generale della Cgil scuola. «Abbiamo registrato – secondo la Cisl – soltanto una piccola apertura per quanto riguarda la presenza di genitori e studenti nel meccanismo di valutazione dei docenti, ma il giudizio complessivo resta assolutamente negativo e confidiamo nel dibattito al Senato».
Duro il commento del sottosegretario Faraone: «La resistenza contro la riforma è inutile. È come voler fermare il vento con le mani». Mobilitazione confermata, dunque: sciopero degli scrutini e cortei in tutto il Paese il prossimo 5 giugno.
Emendamenti 
Intanto al Senato, dove la riforma è arrivata in seconda lettura dopo l’ok della Camera, sono già annunciati emendamenti. Su Twitter il presidente di Popolari per l’Italia Mario Mauro annuncia che interverrà sul testo per «modificare le aberrazioni», mentre per Vendola potrebbe essere necessario «raccogliere firme per un referendum». Accolto da una protesta dei precari a La Spezia, il premier Matteo Renzi è stato lapidario: «Nessuno può pensare che sia possibile assumere tutti. L’obiettivo della scuola non è assumere tutti quelli che sperano di entrare, ma quello di fornire un servizio ai cittadini».
300 milioni di euro
Roma.È una stima prudente ma impressionante: sarà di 300 milioni di euro il costo per l’erario della mancata assunzione nel settembre 2015 dei docenti inseriti nelle graduatorie di merito concorsuali. Lo scrivono, in una nota, gli insegnanti che hanno superato l’ultimo concorso a cattedre, GM 2012 in rispetto del Testo unico della scuola. «Abbiamo ipotizzato – spiegano i docenti – una sentenza della Corte Costituzionale che giunga all’inizio dell’anno scolastico 2019-2020 che vada a sanare le posizioni di chi ha superato l’ultimo concorso, ma la cui assunzione sarà stata congelata per il 2015, come previsto dal ddl scuola. Abbiamo ipotizzato un tempo medio di mancata percezione degli stipendi di due anni. Noi siamo 5.000. Dunque, un costo lordo di 30 mila euro annui per 5.000 docenti per due anni, dà luogo a 300 milioni di euro. Il tutto per la volontà, speriamo provvisoria, del legislatore di mettere la graduatoria di merito in coda al precariato storico, in deroga al Testo unico», dichiara Romina Pepe, portavoce dei docenti GM 2012, ricordando che il Gruppo ha già raccolto 5 ragioni di incostituzionalità del provvedimento.
STEFANIA DIVERTITO

26 Maggio 2015
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