Incendio a Fiumicino
1:22 am, 26 Maggio 15 calendario

Diossina e Pcb al Terminal 3

Di: Redazione Metronews
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Fiumicino. Quello che tutti immaginavano è stato dimostrato dall’Arpa. Diossina, Pcb, furani rilevati dall’Arpa nel Terminal 3 dell’aeroporto di Fiumicino dopo il rogo avvenuto la notte tra il 6 e il 7 maggio. Gli esperti hanno segnalato i valori fuori norma agli inquirenti di Civitavecchia. Le verifiche sono state avviate dopo che 150 lavoratori impiegati hanno accusato disturbi respiratori. Il pm ha ipotizzato l’abuso d’ufficio per un funzionario dell’Asl RmD che non sarebbe intervenuto come dovuto, a tutela dei lavoratori. È invece accusato di violazione della normativa sulla sicurezza un alto funzionario di Aeroporti di Roma che si ritiene abbia impiegato il personale dipendente nei giorni successivi al rogo. Questo secondo fascicolo segue il primo che riguarda appalti e materiali utilizzati nei lavori eseguiti negli ultimi tempi. La procura ha acquisito 18 faldoni di carte presso Adr e società esterne. Secondo le indagini, nell’area di mille metri quadrati si contavano solo alcuni idranti e rivelatori di fumo. Dal 27 aprile, per ovviare al surriscaldamento di un quadro elettrico, gli addetti, e si vedrebbe dalle telecamere, hanno usato un condizionatore portatile, che dal 3 maggio non ha più funzionato bene. La procura procede anche per incendio colposo per 4 operai addetti alla manutenzione degli impianti e di un dirigente di Adr, coordinatore degli impianti tecnici. Intanto da ieri il Terminal ha ripreso la sua piena operatività.
La versione di Adr
Adr informa di non avere a tuttora alcuna segnalazione da parte di Arpa o dell’Asl che confermi  la presenza di diossina. E che le analisi di rilevazione della qualità dell’aria condotte da HSI Consulting srl e Biochemie Lab srl su 100 postazioni non hanno evidenziato  parametri sopra la norma.
STEFANIA DIVERTITO

26 Maggio 2015
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