Pioli, polemica con Garcia per le frasi pre-partita

CALCIO Naturalmente, è uno Stefano Pioli molto dimesso quello che si presenta ai microfoni dopo la disfatta nel derby. L’allenatore della Lazio ha l’orgoglio per rivendicare la bella partita della sua squadra, «che ha giocato bene, ha cercato di vincerla per 70 minuti.  Peccato, volevamo chiudere il discorso oggi ma non ci siamo riusciti, adesso però abbiamo ancora un’altra occasione». Infine, ignorati gli sfottò romanisti («non ho visto, non mi interessano») la stoccata a Garcia: «Ero contento per l’arrivo di allenatori stranieri, pensavo ci fosse molto da imparare, poi vedo che quando arrivano qua cambiano velocemente e diventano peggio di noi e non credo sia bello. Non c’era bisogno alla vigilia di dire che siamo dei piangioni, di parlare di una gara in cui lui non c’era, non credo sia corretto e non bello a livello professionale».
GARCIA Tutta Italia (almeno quella di parte romanista) s’aspettava, una volta arrivato Rudi Garcia ai microfoni nel dopo partita, qualcuna delle sue frasi ad effetto tipo «abbiamo rimesso la chiesa al centro del villaggio». Invece no. Il tecnico francese è stato molto accorto. «I giocatori sono stati bravi, ora dobbiamo festeggiare. Dobbiamo ricordare che siamo secondi, siamo la squadra più forte, non solo della città ma la seconda dietro la Juventus che per me non è raggiungibile per il momento. I bilanci li faremo più avanti». E poi, rispondendo a Pioli sulle forti dichiarazioni prepartita: «Fa parte del gioco e della destabilizzazione dell’avversario, è strategia. Faccio i complimenti a Pioli, è bravissimo, non so se finirà terzo o quarto ma la Lazio ha fatto una grande stagione, con giocatori forti».
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