Lazio-Roma 1-2 Il derby incorona i giallorossi
CALCIO L’Olimpico ha dato il suo verdetto: 2-1 per la Roma nel derby contro la Lazio. Il che vuol dire giallorossi aritmeticamente sicuri del secondo posto, e quindi della Champions diretta. Per i biancazzurri, invece, la strada si fa in salita: per entrare nei preliminari di Champions, devono andarsi a prendere almeno un punto la settimana prossima a Napoli, lontano 3 punti in classifica dalla Lazio. Con una vittoria, però, i partenopei raggiungerebbero la Lazio e in virtù degli scontri diretti (all’andata vinse la squadra di Benitez 1-0), entrerebbero loro in Champions. Prima della partita, alle 16.30, due tifosi romanisti sono stati accoltellati nei pressi dello stadio. Entrambi, uno 31 e l’altro 38 anni, sono stati feriti all’addome dopo aver affrontato una decina di laziali vicino piazza Mancini. Sono stati trasferiti al policlinico Gemelli in codice rosso ma non sono in pericolo di vita.Scontri anche nel dopo gara: due fermi ed un arresto. Non è stato un bel derby, almeno nella prima parte. La Roma si è presentata chiusa a riccio. Quasi tutti i giocatori dietro la linea della palla, con un attacco che in pratica esiste solo nominalmente. Ne è la prova uno scatto di Florenzi che arriva al limite dell’area, crossa ma dei giocatori giallorossi in area neanche l’ombra. Di contro, la Lazio crea il gioco: a lei servono i tre punti (ma anche uno sarebbe andato bene). L’unica fiammata del primo tempo arriva da un errore di Torosidis che mette in condizione Klose di battere di testa a rete a colpo di sicuro. Ma la palla esce. La ripresa è più vivace, si comincia a sentire il clima derby. In 40 secondi (69’) Florenzi e Ibarbo (che ha sostituito un poco visibile Totti) sprecano due occasioni. Non la spreca Iturbe al 72’, anticipando in area Basta su percussione di Ibarbo. Pioli corre ai ripari: fuori Mauri dentro Djordjevic. Mossa azzeccata: all’81’ Djordjevic riporta in parità il match con un colpo di testa. Ma tre minuti dura la gioia dei biancazzurri. Pjanic (subentrato a Keita) calcia una punizione sulla quale si avventa Yanga Mbiwa: 2-1. L’assalto finale della Lazio non produce effetti. Ora il San Paolo diventa il campo di conquista.
FRANCESCO NUCCIONI
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