Droni, il più grande evento sui “robot volanti”

ROMA. Potrebbe arrivare dai droni una risposta a chi cerca lavoro. La capacità e la formazione nel pilotaggio dei “robot volanti” sta entrando a pieno titolo in molti curricula richiesti dalle aziende. «Tutte le previsioni confermano che potrebbero essere numerosi i posti di lavoro creati dalle nuove professioni con i droni, a partire proprio da chi dovrà pilotarli», spiega Luciano Castro, presidente di Roma Drone Expo&Show, il più grande salone aeronautico d’Europa sui droni, che si terrà quest’anno a Roma (Aeroporto dell’Urbe) dal 29 al 31 maggio. «Prova ne sono – aggiunge Castro – le 86 scuole di volo per piloti di Apr spuntate in pochi mesi in tutta Italia». 
Rispetto al 2014
Rispetto all’edizione 2014, il salone di quest’anno «sarà di maggiore respiro internazionale», con un centinaio di espositori da tutta Europa, ma anche dalla Cina e dagli Statati Uniti. Ampliando gli spazi espositivi, «saranno possibili anche voli dimostrativi degli ultimi modelli di droni ad ala fissa e rotante». Non mancherà uno spazio per i droni militari delle Forze Armate italiane. «Il settore della difesa – spiega Luciano Castro – è solo uno dei settori nei quali l’utilizzo dei droni si sta diffondendo. Dalla tv all’agricoltura i robot volanti trovano le più diverse applicazioni professionali». A scandagliare se e quanta occupazione si sta creando nel settore dei droni, quali professionalità sono più ricercate saranno gli esperti che si riuniranno al “Drone Job Day”, la prima conferenza di orientamento professionale per chi intende lavorare con i droni, in calendario sabato 30 maggio. E le più attratte dagli aspetti professionali e lavorativi dei droni, più che da quelli ludici e ricreativi, sembrerebbero essere le donne, tanto che «abbiamo voluto organizzare il Primo Metting delle donne pilota di Apr», aggiunge Castro. 
Sfide per il futuro
Quali le sfide? «Stiamo scrivendo un nuovo capitolo dell’aviazione.- conlude il presidente – A me piace dire che è la fantascienza che sta bussando alle nostre porte e che dobbiamo affrontare due sfide: una di tipo normativo, per regolamentare un settore che è ancora agli albori. La seconda sfida è di tipo culturale e forse un giorno ci permetterà di prendere un drtone per viaggiare da Roma a New York».
S.B.