Mogherini parla all’Onu Agire subito sugli immigrati
NEW YORK. «Il problema dei migranti nel Mediterraneo non è solo un problema umanitario ma un problema di sicurezza. E noi siamo qui per agire e per agire subito, per noi è un dovere morale». Lo ha detto l’Alto Rappresentante dell’Ue Federica Mogherini nel corso della riunione del Consiglio Sicurezza dell’Onu, durante la quale è stata presentata la bozza di risoluzione che potrebbe arrivare al voto in meno di due settimane. Un testo che dovrebbe ricadere sotto l’ombrello del Capitolo 7 della Carta Onu (quello che prevede l’uso della forza come estrema ratio), sul quale si è raggiunto già l’accordo tra Francia, Regno Unito, Spagna e Lituania. Quella degli immigrati «è responsabilità europea ma è anche responsabilità globale. Non vogliamo e non possiamo lavorare da soli», ha ribadito Federica Mogherini nel Palazzo di Vetro. «Aiutateci – ha proseguito – a salvare vite umane e a smantellare le organizzazioni criminali. Serve una risposta eccezionale e immediata».
Il piano Ue in 4 punti
Quattro i pilastri su cui si fonda la strategia contenuta nella bozza di risoluzione, fatta sempre salva la premessa che «migranti e profughi non saranno mandati indietro»: aiuto ai Paesi di origine e transito dei migranti, controllo delle frontiere a sud della Libia e nei paesi limitrofi, missioni di sicurezza e difesa contro trafficanti e scafisti e, il più controverso, l’obbligatorietà della suddivisione dei profughi con un meccanismo di quote da stabilire in base a ricchezza del Paese, tasso di disoccupazione, numeri degli asili già concessi.
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