Masini al Nazionale vuole emozionare

 POP. Venticinque anni. Tanto è passato dal debutto di Marco Masini a Sanremo. All’epoca, 1990, vinse fra le “Novità” con “Disperato”. E da lì iniziò la sua lunga e controversa carriera. All’Ariston l’artista fiorentino è tornato pochi mesi fa con “Che giorno è”, brano che mostra il suo lato più pop e ottimista: «È un inno alla vita, un invito ai ragazzi a superare le proprie paure e ad amare se stessi» spiega. Non ha vinto, ma è piaciuto un po’ a tutti. Un ritorno che è  coinciso con la pubblicazione di un triplo cd antologico, “Cronologia”, con classici, inediti e qualche chicca: «Il titolo si rifà alla cronologia di Internet, è un aggancio al nostro presente. La mia è stata una vita intensa, nel bene e nel male. Ho avuto alti e bassi, mi ha salvato la passione per la musica. Ho lottato e lotterò sempre per regalare al pubblico un’emozione». E il pubblico sembra gradire: infatti è già “tutto esaurito”,  stasera al Nazionale, per il suo recital milanese. Per Break in Jazz, ore 13, in piazza Mercanti si svolgerà “Jazz In Voices I”, mentre in serata chiude in bellezza “Jazz al Piccolo” con un concerto per festeggiare gli ottant’anni di Enrico Intra: tanti gli ospiti, da Allevi a Cerri e De Piscopo (ore 21, euro 16).  
DIEGO PERUGINI