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5:28 pm, 6 Maggio 15 calendario

Grignani: “Il mio rock significa sempre libertà”

Di: Redazione Metronews
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ROMA È Gianluca Grignani il protagonista del concerto in programma stasera alle 21 all’Auditorium Conciliazione. L’artista milanese sarà sul palco con tutti i suoi successi e i brani del nuovo album “A volte esagero”.
Come è cambiato in 20 anni di carriera il suo modo di fare canzoni?
Agli esordi ero un ragazzo, ora sono un uomo di 43 anni decisamente più maturo, ma da sempre mi contraddistinguono contaminazione e sperimentazione. Faccio rock, linguaggio della libertà e non di ribellione come spesso si sente dire, che amo abbinare al cantautorato. È questa la mia attitudine. 
Cosa significa per lei fare musica in un periodo come quello che stiamo vivendo?
A Sanremo quest’anno ho presentato “Sogni infranti”, una ballata sociale che parla proprio di questo. Sentivo, da artista che vive tra la gente, di avere qualcosa da dire e di potermi permettere per questo motivo e per l’età che ho di fare anche qualche commento in merito. Una canzone “forte” e di certo non finalizzata al marketing. Penso che la gente abbia recepito.
Quali sono gli artisti italiani e internazionali che più hanno influenzato la sua crescita musicale?
Beh, ce ne sono tanti. Tra gli italiani, Battisti, Dalla, Vasco, Tenco e De Gregori. Tra gli stranieri, spazio da Neil Young a Bob Dylan passando per Beatles, Bruce Springsteen, John Lennon, U2, Doors, Led Zeppelin e Radiohead…
Che idea ha della situazione musicale del nostro Paese?
È senza dubbio cambiata e questo comporta capacità di adattamento e una certa abitudine da parte degli artisti al cambiamento di rotta. Insomma, bisogna stare al tempo coi tempi. Comunque, oggi mi sento “più comodo” rispetto al passato e con più personalità. La qualità, ora, la decido io.  
Che differenza c’è per lei fra lavorare in studio e suonare dal vivo? 
Prima preferivo lo studio, ora le due cose si equivalgono. Fare musica mi appaga sempre e ovunque.
Cosa deve aspettarsi chi verrà ad ascoltarla a Roma?
L’impatto sarà piuttosto particolare, proporrò i primi due pezzi a “sala accesa”. L’idea è quella di coinvolgere il pubblico come se stesse con me sul palco. Seguirà un’esplosione di luci grazie alle originali scenografie di Marco Lodola. Tra gli amici-ospiti con me sul palco ci saranno Bianca Atzei e poi… sorpresa!
STEFANO MILIONI
 

6 Maggio 2015
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