Scuola
9:47 pm, 5 Maggio 15 calendario

Scuola, il governo tenta la mediazione impossibile

Di: Redazione Metronews
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ROMA La premessa è che nessuno del governo intende cedere al ricatto della piazza. Anche se i cortei sono stati numerosi, anche se i sindacati si sono presentati uniti per la prima volta, il governo non si farà intimidire. Però. Dopo le prime frasi, dagli uffici del sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, qualcosa trapela. I tecnici limeranno la riforma, come aveva anticipato a fine aprile Renzi con aperture accolte tiepidmente dal ministro Giannini. Ieri hanno ribadito che «i nostri padroni non sono i sindacati ma dobbiamo ascoltare i professori e se in tanti ci dicono che la riforma ha alcuni punti perfettibili, dobbiamo stare a sentire. Purchè non ci fermiamo». Trapela che il punto su cui si è disposti a mediare riguarda i presidi, entrati nel mirino delle proteste per il ruolo di “capo-azienda”: non sarà modificata questa figura ma avrà pesi e contrappesi. Sarà lui a redigere il piano dell’offerta formativa (pof) ma il piano dovrà essere approvato dal consiglio d’istituto. Anche la valutazione del preside che nel ddl originario era prevista in una delega sarà specificata con norme subito in vigore. E un passo in avanti sui precari già anticipato dai tecnici del Pd in Commissione alla Camera: «L’obiettivo è eliminare le graduatorie, poi prevediamo il concorso per la seconda fascia; per i precari che temevano, dopo la sentenza Ue, di perdere il lavoro dopo 36 mesi introdurremo il principio che i 36 mesi scatteranno a partire dall’entrata in vigore del ddl». Non si toccano gli sgravi per chi iscrive i figli alla privata e il 5 per mille agli istituti: «Per anni i docenti si iscrivevano al sindacato solo per districarsi nei labirinti delle graduatorie, se noi le eliminiamo è chiaro che il sindacato perde potere», è l’analisi di alcuni fedelissimi, convinti che i sindacati «facciano disinformazione» perché «non li abbiamo ascoltati nei modi tradizionali». 
La risposta di Renzi
Il governo ascolterà «nel merito le ragioni di questa manifestazione». A dirlo è Renzi, durante un meeting a Trento. «Vada come vada andiamo avanti, decisi ad ascoltare tutti, ma a togliere un po’ di polvere da questo Paese», ha detto, sottolineando che quello della scuola «è il tema chiave», rivendicando che «questo governo ha messo più soldi nella scuola ed è pronto a incentivare l’autonomia». «Continueremo a discutere su assunzioni di questa o quella categoria e sull’organizzazione. Ma se facciamo questa riforma la scuola cambia, altrimenti non andiamo da nessuna parte».
STEFANIA DIVERTITO

5 Maggio 2015
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