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10:15 pm, 3 Maggio 15 calendario

Sui black bloc la polizia ha fatto bene ma regole inadeguate

Di: Redazione Metronews
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ROMA «Tecnicamente è stato fatto un lavoro ottimo, con l’amarezza di non aver potuto evitare i danneggiamenti. Ora però non ci sono più alibi per non cambiare le regole di gestione dei conflitti di piazza». Non ha dubbi sui fatti di Milano Felice Romano, segretario del sindacato di polizia Siulp.
Cosa è successo a Milano?
Per noi nulla di diverso da quello che accade sempre. Ma stavolta il cambio di strategia ha portato in evidenza per tutti quel che succede davvero. La nuova strategia consiste nell’evitare il contatto, tutelando prima di tutto l’incolumità dei cittadini e gli obiettivi indicati, seppur lasciando a rischio alcune aree sul percorso dei violenti. Ma il fatto che non ci siano state cariche della polizia da criticare ha mostrato con chi abbiamo a che fare: delinquenti professionisti del disordine che approfittano dei riflettori internazionali per dare sfogo alla propria ira non legata a nessuna idea. Gente con addestramento specifico che prepara strategie precise con azioni premeditate, obiettivi programmati, vie di fuga.
Come si fermano?
Sanno bene che oggi non possiamo fare quasi niente: non fanno un giorno di carcere, al massimo rischiano una multa. È ora di riscrivere le regole per la gestione dei conflitti di piazza. Serve l’arresto differito autorizzato dall’autorità giudiziaria. In Europa il mancato rispetto della fascia di sicurezza è equiparata all’aggressione. E le autorità dovrebbero poter decidere dove si debbano tenere le manifestazioni di chi ha precedenti di incidenti. 
OSVALDO BALDACCI

3 Maggio 2015
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