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11:34 pm, 3 Maggio 15 calendario

Gli scontri in Val Susa diventano un videogame

Di: Redazione Metronews
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TORINO La guerriglia urbana a portata di smartphone, consolle e Pc. In un mondo sempre più virtuale e globale le rivolte urbane diventano un videogioco, ispirandosi agli scontri di piazza che hanno tenuto banco sui media in questi ultimi anni, compresi i tafferugli in Val Susa contro la Tav. Il videogioco si chiama “Riot” ed è stato creato da un regista e programmatore fiorentino, Leonard Menchiari. Nei filmati promozionali del videogame sono facilmente riconoscibili l’autostrada A32, che conduce ai cantieri della Torino Lione e l’ex centrale Aem di Chiomonte, poco distante dal cantiere. E gli scenari, tra i cordoni dei manifestanti e quelli di polizia, sono corredati dalle bandiere No Tav.
Il videogioco è nato da un’idea di Menchiari nel 2013, dopo aver preso parte a una delle manifestazioni No Tav in Val Susa. Da allora il processo è stato inarrestabile: il regista e programmatore ha avviato un crowdfounding sul sito IndieGoGo, chiedendo 15 mila dollari. In poco tempo ne ha raccolti 40 mila, e una parte dei soldi l’ha usata per documentarsi sul campo circa le tecniche di guerriglia e le contromosse delle forze dell’ordine, ad Atene, Il Cairo, Madrid e Val Susa. Nel gioco si può stare dalla parte dei “barricaderi” o dei poliziotti.
“Riot” vedrà la luce dopo l’estate, quando sarà ultimata la versione Beta e sarà stato provato da diversi tester sparsi per il mondo. Il gioco, reduce dalla “Game developers conference”, ha trovato un produttore (la Merge Games di Londra) e un distributore internazionale.
PAOLO CHIRIATTI

3 Maggio 2015
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