EMERGENZA MIGRANTI
8:30 pm, 22 Aprile 15 calendario

Onu: 1 mln di rifugiati Ora tocca al vertice Ue

Di: Redazione Metronews
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ROMA «I Paesi ricchi dovrebbero concordare un piano globale per poter accogliere senza problemi dalla Siria un milione di rifugiati nei prossimi 5 anni e fermare così il traffico criminale e i naufragi nel Mediterraneo». Lo ha sostenuto il relatore speciale Onu Francois Crepeau, ricordando che quest’anno sono già morti nel Mediterraneo oltre 1.750 migranti. Intanto il numero di coloro che nel 2015 si avventureranno sui barconi – secondo l’Imo, l’Organizzazione Marittima Internazionale Onu – potrebbe arrivare a mezzo milione, contro i 170 mila dell’anno scorso. Senza provvedimenti efficaci le morti in mare rischiano di diventare forse diecimila (più del triplo rispetto al 2014).
Vertice straordinario della Ue
Adesso tocca al vertice straordinario Ue dovrà decidere il da farsi. Le azioni per il sequestro e la distruzione dei barconi «saranno limitate a obiettivi mirati e individuati con operazioni di intelligence». Lo ha spiegato un alto funzionario Ue, precisando che «non saranno operazioni di guerra». Quanto all’eventuale mandato Onu, «questo dipenderà dall’ampiezza delle operazioni necessarie». «Credo che un intervento dell’Onu in questo momento sia essenziale e doveroso», ha detto invece il ministro della Difesa italiano, Roberta Pinotti, spiegando che si lavora ad «un’operazione di polizia internazionale» e «le opzioni pratiche sono molte, i nostri stati maggiori le stanno studiando».
Il premier: presenza internazionale nel sud della Libia
Parlando alla Camera e al Senato il premier Renzi ha spiegato che oggi dirà «che non bisogna limitarsi a una reazione emotiva e ad una risposta tecnica: è il tempo della politica e questo significa chiedere all’Europa di fare l’Europa». L’Italia propone di rafforzare le operazioni comuni (come Triton) e «scoraggiare le partenze» con una «forte presenza delle organizzazioni internazionali nel sud della Libia», in modo che «le procedure d’asilo siano gestite da un team Ue».
Recuperati altri 800 immigrati
Prosegue inarrestabile l’opera di soccorso. Ieri è arrivata nel porto di Augusta la nave “Bettica” della Marina con 446 immigrati recuperati martedì. Sono giunti invece a Lampedusa, sulla nave “Fiorillo” della Guardia costiera, 112 immigrati tratti in salvo a circa 50 miglia a nord est di Tripoli. Altri 220 migranti sono stati soccorsi dalla Guardia di Finanza che li ha portati a Pozzallo: erano su due gommoni a circa 40 miglia a nord della Libia. Trasferiti, infine, a Salerno 540 immigrati salvati nei giorni scorsi.
“Con le armi solo esclation di violenza”
«Le centinaia di migliaia di profughi che premono alle frontiere dell’Europa, spinti da guerre e fame, sono nostri fratelli. Un’iniziativa militare, fosse anche mirata, porterebbe ad una escalation di violenza, oltre a non risolvere il problema». È quanto si legge in un appello firmato da un vasto cartello di organizzazioni cattoliche. «Un intervento armato – prosegue – metterebbe a rischio i Paesi europei». Le organizzazioni cattoliche chiedono la costituzione di una Agenzia europea per le migrazioni; l’attivazione di un’azione europea per arrivare alla stabilizzazione della Libia; la costituzione di corridoi umanitari e uffici sul posto che diano visti umanitari.
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22 Aprile 2015
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