Il Padiglione Italia sfratta i musicisti di Expo

EXPO Tra le tante incertezze che incombono su Expo una riguarda anche l’iniziativa “Nutrire la musica”, concorso internazionale di composizione lanciato in pompa magna dalla presidente del Padiglione Italia Diana Bracco il 17 febbraio del 2014, ma su cui ora ad una manciata di giorni dall’inaugurazione  si addensano molte nubi. Il concorso, che ha selezionato tramite una giuria internazionale  50 compositori su 500 provenienti da  tutto il mondo per  realizzare   partiture  ispirate al tema del cibo, eseguite dagli ensemble Sentieri Selvaggi e Divertimento ensemble, prevedeva il primo dei 50 concerti previsti (poi ridotti)  il 12 maggio nel Padiglione Italia, come si legge tuttora sul sito Expo nella sezione dedicata.
Già qui, ovviamente, il primo problema: non essendo il Padiglione finito, la sede sarebbe stata spostata nel padiglione del Qatar, luogo però ritenuto inadatto per gli strumenti perché all’aperto. Non solo, secondo le informazioni di Metro, l’intero progetto sarebbe finito all’attenzione del nuovo direttore Stefano Gatti, che ha preso in mano la gestione del Padiglione Italia dopo la cacciata di Acerbo in seguito alle inchieste giudiziarie e che starebbe riesaminando in punta di regolamento tutto ciò che non è passato attraverso un bando di gara. Come in questo caso, trattandosi di un progetto proposto da Divertimento Ensemble e fatto proprio da Expo. Morale, a farne le spese rischierebbero di essere  i cinquanta giovani musicisti che si sono messi all’opera con entusiasmo in quest’ultimo anno e che ora sono col fiato sospeso.  P.R.